Al via l’abbattimento dei mufloni al Giglio: perché vanno eradicati dall’isola

Today INTERNO

Tutte specie introdotte dall’uomo che hanno avuto la capacità di alterare l’habitat e soppiantare le specie originarie

Tra queste ci sono endemismi che non si trovano al di fuori dell’arcipelago toscano.

Tanto che per l’eradicazione di questa e altre specie, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano si è aggiudicato il finanziamento del progetto europeo “Letsgo Giglio”, avviato nel 2019.

Anche se “per andare incontro a tutte le sensibilità - spiega il numero uno dell’Arcipelago Toscano - abbiamo già catturato e affidato 20 esemplari ad un’associazione animalista. (Today)

Su altre fonti

Non ultimi quelli organizzati in collaborazione con diverse realtà di pubblico servizio dell’isola (pronto soccorso, polizia locale), mentre di recente in collaborazione con Dart Race sono stati avviati anche i corsi di guida motociclistica. (Sardegna Reporter)

Il provvedimento è stato richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento nell’ambito di un’inchiesta che ha consentito di documentare come il sito, avviato nel 1993 come discarica per rifiuti non pericolosi, aveva terminato l’attività di smaltimento nel 2005 per esaurimento della capacità ricettiva ma di fatto non era mai stato chiuso. (LaPresse)

L’unica cosa che resta da fare è raggiungere l’Isola, ognuno, spontaneamente, personalmente, per riprenderci i boschi, la natura, i parchi, ormai invasi dal mondo venatorio e bloccare l’esecuzione. Dobbiamo agire tutti perché se le istituzioni vanno avanti in questo folle progetto di morte tutti noi abbiamo il dovere di mostrare il nostro sdegno. (Sardegna Reporter)

In 25 anni di esistenza il parco dell'Arcipelago Toscano ha abbattuto 2100 mufloni tra Elba, Giglio e Capraia. «Dalla primavera a oggi ne abbiamo catturati 20 - spiega ancora Sammuri -: 10 sono stati trasferiti in un centro di recupero animali a Semproniano (Grosseto), e 10 in un'azienda agricola a Miemo, in provincia di Pisa (La Nazione)

Siamo di fronte a una realtà preoccupante, disumana e assolutamente illogica, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche sulla vita e sul benessere di questi poveri animali, molto pacifici ma considerati dall’ente Parco una specie aliena e invasiva. (GiglioNews)

Considerano i. Sono animali incompatibili con la biodiversità dell’isola, che modificano l’equilibrio del Giglio. (L'Arno.it)