Alzheimer, nuovo farmaco arresta la progressione della malattia nel cervello: «Speranze anche nei pazienti umani»

ilmessaggero.it SALUTE

Il sistema immunitario è tipicamente diviso in due categorie: «innato» e «adattivo».

Un nuovo trattamento farmacologico è in grado di fermare la progressione del morbo di Alzheimer nel cervello delle scimmie.

I farmaci sperimentati, gli oligodeossinucleotidi CpG (CpG ODN), indurebbero le cellule di difesa immunitaria a inglobare le proteine ​​deformi, placche di beta amiloide e grovigli di tau, il cui accumulo uccide le cellule cerebrali vicine causando la malattia debilitante. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo gli esperti il vaccino ha fallito l’obiettivo di rallentare il declino cognitivo dei pazienti perché il campione era troppo piccolo e probabilmente solo alcuni pazienti presentavano l’accumulo di proteina Tau nel cervello Riportato sulla rivista Nature Aging, lo studio ha coinvolto 196 pazienti con Alzheimer in forma lieve, a parte dei quali è stato somministrato il vaccino. (Quotidiano di Sicilia)

La nuova ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Brain. (Gaming Today)

Solo ad analisi successive si è osservato qualche piccolo segno di miglioramento clinico in specifici sottogruppi di pazienti. Gli esperti hanno visto che alla somministrazione del vaccino corrisponde una reazione immunitaria specifica contro Tau senza però tradursi in un miglioramento del quadro cognitivo del campione. (Giornale di Sicilia)

Diversi studi indicano che il rischio di sviluppare la demenza, o come è noto la malattia di “Alzheimer“, può essere ridotto rimuovendo alcuni alimenti dalla dieta, poiché l’insorgenza della malattia di Alzheimer è direttamente correlata all’alimentazione e alla qualità del cibo che le persone mangiano, quindi si dovrebbe prestare attenzione a ciò che si mangia, perché la salute del cervello dipende da questo. (ItaliaGlobale)

Dopo la recente approvazione negli Stati Uniti di un nuovo farmaco contro l’Alzheimer (aducanumab), una nuova speranza nella lotta alla malattia arriva da un candidato vaccino, AADvac1, risultato sicuro e ben tollerato negli studi clinici di fase 2. (Scienze Fanpage)

Juebin Huang , MD, PhD, Department of Neurology, University of Mississippi Medical Center ANSA. Negli Stati Uniti, si stima che il 10% delle persone ≥ 65 sia affetto da malattia di Alzheimer. (Senza Linea)