Alzheimer, ok primi test clinici con vaccino sperimentale

La Repubblica SALUTE

La speranza degli esperti è che ripulendo il cervello da Tau, si possano prevenire i danni neurali tipici della malattia, quindi la neurodegenerazione, nonché l'inesorabile calo cognitivo che ne consegue.

Un VACCINO sperimentale contro l'Alzheimer - AADvac1 - è risultato sicuro e ben tollerato ma ancora non adeguatamente efficace contro la degenerazione cognitiva e capace di sortire un qualche effetto apprezzabile sul quadro cognitivo solo su sottogruppi di pazienti. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo gli esperti il vaccino ha fallito l’obiettivo di rallentare il declino cognitivo dei pazienti perché il campione era troppo piccolo e probabilmente solo alcuni pazienti presentavano l’accumulo di proteina Tau nel cervello Riportato sulla rivista Nature Aging, lo studio ha coinvolto 196 pazienti con Alzheimer in forma lieve, a parte dei quali è stato somministrato il vaccino. (Quotidiano di Sicilia)

La nuova ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Brain. (Gaming Today)

Dopo la recente approvazione negli Stati Uniti di un nuovo farmaco contro l’Alzheimer (aducanumab), una nuova speranza nella lotta alla malattia arriva da un candidato vaccino, AADvac1, risultato sicuro e ben tollerato negli studi clinici di fase 2. (Scienze Fanpage)

Diversi studi indicano che il rischio di sviluppare la demenza, o come è noto la malattia di “Alzheimer“, può essere ridotto rimuovendo alcuni alimenti dalla dieta, poiché l’insorgenza della malattia di Alzheimer è direttamente correlata all’alimentazione e alla qualità del cibo che le persone mangiano, quindi si dovrebbe prestare attenzione a ciò che si mangia, perché la salute del cervello dipende da questo. (ItaliaGlobale)

Juebin Huang , MD, PhD, Department of Neurology, University of Mississippi Medical Center ANSA. Se ad oggi la terapia è fondamentalmente basata sulla gestione dei sintomi, in data 7 giugno 2021 la FDA ha approvato un nuovo farmaco per la cura della malattia di Alzheimer: l’aducanumab. (Senza Linea)

Lo rivelano i risultati di una sperimentazione clinica di fase 2 condotta da Petr Novak di AXON Neuroscience CRM Services SE, a Bratislava. Solo ad analisi successive si è osservato qualche piccolo segno di miglioramento clinico in specifici sottogruppi di pazienti. (Giornale di Sicilia)