Coronavirus, Sicilia sempre più vicina all'arancione: a Messina 998 nuovi casi

MessinaToday INTERNO

Oggi sono state accertate meno diagnosi rispetto a giovedì scorso: il 6 gennaio erano stati rilevati 219.441 casi su un numero leggermente inferiore di test (1.138.310).

La situazione nel resto d'Italia. Il bollettino di oggi, giovedì 13 gennaio 2022, fa registrare 184.615 nuovi casi su 1.181.17 tamponi (antigenici e molecolari) e 316 morti.

Coronavirus, il bollettino di giovedì 13 gennaio

La mappa del contagio nelle singole province: Palermo con 2.927 nuovi casi, Catania 3.071, Messina 998, Siracusa 1.226, Trapani 594, Ragusa 840, Caltanissetta 797, Agrigento 737, Enna 164. (MessinaToday)

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I nuovi casi invece sono stati 11.354 su 59.167 tamponi processati, con un indice di positività che scende al 19,2% (ieri era stato del 20,7%): l'Isola è al sesto posto per contagi. Coronavirus, il bollettino di giovedì 13 gennaio (AgrigentoNotizie)

Si tratta di Buccheri, Buscemi e Ferla, nel Siracusano, nei quali da venerdì 14 e fino al 26 gennaio (compreso) saranno introdotte le misure restrittive anti Covid. Tre nuovi Comuni in “zona arancione” e una proroga. (Siracusa News)

Altofonte, Borgetto, San Cipirello, Trappeto, Blufi, Petralia Soprana, San Mauro Castelverde, Villabate passeranno a breve nella fascia successive di restrizioni. Si tratta di nove Comuni della provincia di Agrigento: oltre al capoluogo, anche Raffadali, Santa Margherita di Belice, Siculiana, Favara, Grotte, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Porto Empedocle (Quotidiano di Sicilia)

Nizza-Nantes, tre punti fondamentali per Galtier. I tre punti conquistati all’Allianz Riviera permettono al Nizza di fortificare il secondo posto, anche se dietro c’è il Marsiglia con due partite in meno ed a soli tre punti di distanza. (Calcio In Pillole)

In Sicilia la pandemia galoppa tanto che il governatore Nello Musumeci ha dovuto emettere una nuova ordinanza per inserire altri 92 Comuni in “zona arancione” da sabato 15 a mercoledì 26 gennaio. (Gazzetta Jonica)

«Oggi - spiega l’Emilia Romagna - i parametri includono pazienti che entrano in ospedale per altre patologie e poi risultano positivi ma senza sintomi. Si dovrebbe salvare la Calabria che invece di intensiva ha il 17% mentre in area non critica registra il 39%. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)