E' il No Tobacco Day. Partono i nuovi corsi per smettere di fumare

SulPanaro INTERNO

Partono i nuovi corsi per smettere di fumare. Registrano una sostanziale stabilità i dati riguardanti l’abitudine al fumo di sigaretta in provincia di Modena con una percentuale di giovani fumatori che resta elevata.

I programmi consistono principalmente in corsi intensivi per smettere di fumare: 12 incontri di 2 ore ciascuno per una durata complessiva di due mesi in cui si imparano regole per smettere di fumare. (SulPanaro)

Ne parlano anche altri media

In Italia aumentano i fumatori. Rispetto al 2019, sono 800mila consumatori di sigarette in più, nei dati ufficiali raccolti dall'Istituto superiore di sanità. (ilmattino.it)

Con l’aggiornamento infatti delle normative, sono cambiate molte cose nel Codice della Strada. Infatti ad oggi il nuovo Codice della Strada prevede il divieto assoluto in questi casi:. Se all’interno del veicolo è presente un minore di 18 anni. (InformazioneOggi.it)

Per crescere il tabacco ogni anno vengono deforestati 3,5 milioni di ettari di terreno. A questo si va ad aggiungere il consumo di grandi quantità di acqua. (AIRC)

Quest’anno il tema proposto dall’Oms è focalizzato sull’impatto del tabacco sul pianeta: dalla coltivazione, alla produzione, alla distribuzione e ai rifiuti. E se aumentano anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato, è forse anche perché più di una persona su 3 (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali. (La Provincia di Cremona e Crema)

advertisement. “Solo così, infatti, si potrà contribuire a contrastare gli aumenti dei prezzi dei cereali, sui quali pesano evidenti e condannabili fenomeni speculativi, che al pari di quanto sta avvenendo per i costi dei carburanti hanno avviato una spirale di rincari ai danni dei produttori agricoli, sempre più stretti nella morsa tra gli aumenti dei costi produttivi e l’incremento delle tariffe energetiche, con ripercussioni anche sui consumatori”, conclude il presidente della Copagri. (Sardegna Reporter)