Vaccino AstraZeneca, cosa succede a chi deve fare la seconda dose
Tuttavia, come riporta l’Ansa, l’Oms ha replicato che non c’è “alcun dato adeguato” sulla base del quale si possano prendere decisioni sull’intercambiabilità dei vaccini
Anche il commissario per l’emergenza Figliuolo, durante la visita in Fiera a Bologna all’hub vaccinale, ha ribadito questo concetto: “Non c’è alcun problema.
Motivo per cui chi ha fatto la prima dose con AstraZeneca farà la seconda con lo stesso vaccino. (Virgilio Notizie)
Ne parlano anche altre testate
E chi ha fatto già la prima dose aspetta di sapere come deve comportarsi da qui a 12 settimane. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (quotidianodipuglia.it)
AstraZeneca: quanti i casi di trombosi? 86 sono quindi i casi ufficialmente segnalati, su un totale di circa 25 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino. (Money.it)
Le sue condizioni sono gravi, la donna è stata colpita da un grave ictus collegato alla vaccinazione anticovid”. di Valentina Dardari – Una insegnante 50enne di Formia è stata colpita da ictus dopo che aveva ricevuto la somministrazione del vaccino di AstraZeneca (Imola Oggi)
Chissà cosa direbbe il nostro ignoto Pseudo-Sallustio sugli esperti che hanno affermato di tutto – ed il contrario di tutto – sul vaccino AstraZeneca, lasciando la gran parte dell’uditorio stupito, e senza parole. (BrindisiReport)
In questa fase, puntualizza l’agenzia, “non è ancora chiaro se esista un’associazione causale tra la vaccinazione e le segnalazioni di sindrome da perdita capillare (capillary leak syndrome). Un nuovo “alert di sicurezza” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca che -dopo i rari casi di trombosi successivi alla somministrazione- torna sotto la lente del Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco Ema. (Cosenza Channel)
(LaPresse) – “I dati che arrivano dal Regno Unito indicano che AstraZeneca è un vaccino efficace”. Lo a ‘Che giorno è’, in onda su Rai Radio1, Armando Gennazzani, rappresentante italiano all’Agenzia europea del farmaco, Ema (LaPresse)
