Esterno notte, Marco Bellocchio e la tragedia di Aldo Moro vista attraverso le vite degli altri

“Ho fatto un’eccezione alla mia regola di non ritornare su storie già raccontate nel rivisitare la vicenda Moro” spiega Marco Bellocchio.

In tal senso è il “controcampo” di Buongiorno, notte: il film che Bellocchio aveva siglato nel 2003 e raccontava la detenzione dello statista dal “di dentro” della sua prigionia.

Così accade che con la sua arte il Maestro torni a rivisitare la Storia italiana attraverso la tragedia di Moro, e con essa a toccare il sublime. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Un mondo che “si ci fosse luce sarebbe bellissimo”, ma che invece è l’esterno notte della nostra coscienza. mercoledì 18 maggio 2022 - Cannes Film Festival. “Aldo Moro è l’Italia”, si dice in Esterno Notte, la serie in sei puntate con cui Marco Bellocchio rimette mano al racconto del caso Moro, vent’anni dopo il suo Buongiorno, notte (MYmovies.it)

“La Rai è da sempre vicina al cinema e agli autori italiani e ne valorizza le creazioni. “Siamo molto orgogliosi della presenza al Festival internazionale di Cannes della serie ‘Esterno notte’. (Rai Storia)

Quella di Gabriel Montesi è una carriera cinematografica in ascesa, uno dei volti più attuali e richiesti del cinema italiano Il film, non in gara, è inserito nella sezione Cannes Première e sarà nelle sale cinematografiche d’Italia in due parti, la prima da oggi 18 maggio e la seconda dal 9 giugno. (ilmessaggero.it)

Tirare fuori la psicanalisi è da sempre e per sempre una condanna, per Marco Bellocchio. Salto nel vuoto è il titolo di uno dei film più psicanalitici di Bellocchio (era il 1980, protagonisti erano i “fratelli” Michel Piccoli e Anouk Aimée). (Rolling Stone Italia)

Un Aldo Moro visto come un Cristo, con tanto di croce portata sulle spalle. Legata al modo in cui Bellocchio ritrae la Democrazia cristiana e, in particolare, al modo in cui ritrae Giulio Andreotti, all’epoca presidente del Consiglio e figura dominante dello scenario politico italiano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Fa già discutere “Esterno notte” di Marco Bellocchio, opera sui generis della durata di cinque ore e mezza. Altro tema controverso è il rapporto con Andreotti, che Moro nel film definisce «freddo, impenetrabile, non umano», arrivando anche a dire «Andreotti, ti odio». (leggo.it)