Uganda, il presidente Museveni blocchi la legge omofoba

Amnesty International ESTERI

Amnesty International si è rivolta con la massima urgenza al presidente ugandese Yoweri Museveni chiedendogli di non firmare la “Legge anti-omosessualità”, com’è ufficialmente denominato il provvedimento adottato in tutta fretta la sera del 21 marzo. Le norme approvate dal parlamento non solo criminalizzano, con pene fino a 10 anni, le relazioni sessuali consensuali tra persone adulte del medesimo sesso ma, per il modo ambiguo e generico con cui sono formulate, possono persino colpire coloro che “promuovono” l’omosessualità o “cercano di commettere il reato di omosessualità”. (Amnesty International)

Ne parlano anche altri giornali

Ascolta l'articolo Pena di morte per abuso di bambini e per abuso di persone vulnerabili. (Gay.it)

Le relazioni omosessuali sono già fuorilegge nel Paese africano, ma da ora in poi sarà illegale per la prima volta anche solo dirsi gay. Lo ha deciso il Parlamento ugandese che, in base al nuovo disegno di legge approvato a larga maggioranza con l'obiettivo di reprimere le minoranze sessuali, introduce nuovi reati penali. (la Repubblica)

Il parlamento ugandese ha votato una legge contro i diritti della comunità Lgbtqi+. Sono previsti carcere, ma anche ergastolo e pena di morte per le persone omosessuali. Condanne anche per chi è a conoscenza, ma non “denuncerà” (greenMe.it)

Su 389 deputati solo due voti contrari. Alla legge manca ora solo la firma del presidente Museveni Tutti meno due: l’intero parlamento dell’Uganda ha approvato una legge che prevede ergastolo e pena di morte per le persone omosessuali. (Corriere della Sera)

L’Uganda introduce l’ergastolo per i gay: pena di morte per chi fa sesso con un minorenne Il Parlamento ugandese ha approvato ieri una legge che propone nuove e severe sanzioni nei confronti degli omosessuali: tra le pene anche morte ed ergastolo. (Fanpage.it)

Che con la nuova legge rischieranno da dieci anni di carcere all’ergastolo, in alcuni casi persino la pena di morte. Manca infatti solo la sua firma dopo che su 389 deputati in Parlamento hanno votato "no" solo due membri del partito di governo. (Sky Tg24 )