Zelensky, nuova fase di evacuazioni da Azovstal: «Ora fuori feriti e medici, complicato salvare i nostri soldati: ma non perdiamo la speranza» – Il video

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Le evacuazioni dall’acciaieria Azovstal a Mariupol hanno permesso di salvare finora più di 300 civili, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video diffuso ieri sera 7 maggio, prevalentemente donne e bambini.

«Certo – ha detto Zelensky – se tutti sono d’accordo, se non ci sono bugie».

Un’operazione difficile perché richiede che la parte russa mantenga l’impegno di concedere le evacuazioni senza cambiare idea: «Sono sicuro che tutti capiscono la causa principale di questa complicazione – dice il presidente ucraino – così come dov’è la causa

L’aspetto più complicato secondo Zelensky riguarda proprio l’evacuazione dei soldati ancora asserragliati nell’acciaieria, cioè i volontari del battaglione Azov e i marines della 36ma brigata dell’esercito ucraino. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

(askanews) – “Oltre 300 persone sono state salvate: donne e bambini”. "Siamo grati". CONDIVIDI SU:. . . . . . . . . . . Roma, 8 mag. (Agenzia askanews)

/ Instagram Zelensky Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev. Virtualmente abbiamo evacuato i civili da Azovstal. (ilmessaggero.it)

“Non sprecate il nostro sacrificio” Sulle condizioni attuali all’interno dell’acciaieria, il comandate del battaglione Azov si è detto consapevole che “potremmo morire in qualsiasi momento, stiamo provando a vivere con onore. (Sky Tg24 )

Domani dovremmo essere in grado di farlo. - ROMA, 07 MAG - Cinquanta tra donne, bambini e anziani sono stati evacuati dall'acciaieria di Azovstal oggi, ma non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi. (Tiscali Notizie)

Quest’ultimo aggiunge, poi, di non poter confermare che tutti i civili siano stati evacuati dal sito, come dichiarato invece dal governo di Kiev. Il battaglione Azov parla dall’acciaieria, roccaforte della resistenza ucraina a Mariupol, e lo fa tramite una conferenza stampa online. (Il Fatto Quotidiano)

Arrendersi non è una opzione Capituler perché le nostre vite non interessano ai russi. A loro non importa di lasciarci in vita": lo ha detto in un video postato sui social l'ufficiale ucraino del battaglione Azov, Ilya Samo lenko,. (il Dolomiti)