Rissa a colpi di sedie, aggredito un giovane di Termoli

isnews INTERNO

Intervento della polizia durante i controlli della movida: arrestato un 26enne del Napoletano. VERONA.

Il termolese aggredito, cui è stata strappata la maglietta dall’arrestato, si è riservato di presentare denuncia.

Una rissa furibonda a colpi di sedie, per futili motivi, è scoppiata ieri sera a Verona tra un gruppo di giovani riuniti in piazza Erbe.

Il napoletano, invece, è accusato di lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. (isnews)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Chiuso il bar, scenario della rissa. Il provvedimento è stato disposto dalla Questura di Verona, in seguito ai controlli eseguiti dalla Polizia amministrativa che hanno riscontrato all'interno del locale diverse violazioni riguardo alle disposizioni anti-Covid attualmente in vigore (il Resto del Carlino)

Tempo di lettura: < 1 minuto. Verona – E’ stato convalidato l’arresto del 26enne di Pozzuoli (Napoli) fermato venerdì sera dagli agenti delle Volanti della Questura di Verona dopo la rissa a colpi di sedie in un locale in piazza Erbe, nella quale erano rimasti coinvolti diversi giovani avventori. (anteprima24.it)

Il primo cittadino scaligero ha quindi rivolto un pensiero di gratitudine alle forze dell'ordine: «Ringrazio gli agenti della Polizia di Stato, Locale e dei Carabinieri per il pronto intervento, che ha evitato il peggio, facendo l’immediata identificazione e il fermo dei responsabili». (VeronaSera)

Il giovane è stato quindi scortato in Questura e, una volta lì, ha continuato a tenere un comportamento minaccioso e aggressivo nei confronti delle forze dell’ordine, finché gli sono state formalizzate le accuse. (il Resto del Carlino)

È stato convalidato l’arresto del 26enne deejay di Pozzuoli (Napoli) fermato venerdì sera dagli agenti delle Volanti della questura di Verona dopo la rissa a colpi di sedie in un locale in piazza Erbe, nella quale erano rimasti coinvolti molti giovani avventori. (Corriere della Sera)

Ha sulle spalle tre anni di carcere a Poggioreale, precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti. Ma è una frase soprattutto che dev’essere approfondita, quell’inquietante: «Sono della ’ndrangheta, ve la farò pagare sbirri figli di. (L'Arena)