CORONAVIRUS. L'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: “IN CALABRIA L'ETÀ MEDIANA DEI CASI È DI 56 ANNI”

Telemia SALUTE

L’età mediana dei casi calabresi calcolata dall’istituto è di 56 anni, quella nazionale (su 65.990 casi) è superiore, pari a 62 anni.

Nell’appendice regionale del massimo istituto scientifico sui sanitari, i casi analizzati non sono perfettamente in linea con l’unico bollettino ufficiale rimasto: quello della Regione.

La suddivisione per coorte anagrafiche dei dati calabresi è la seguente: 13 casi (0-9 anni); 25 (10-19 anni); 59 (20-29 anni); 55 (30-39 anni); 115 (40-49 anni); 125 (50-59 anni); 138 (60-69 anni); 73 (70-79 anni); 63 (80-89 anni); 19 (over 90 anni) e 2 non noti. (Telemia)

La notizia riportata su altri media

I test sierologici mettono in evidenza gli anticorpi, che aiutano a capire se una persona è stata esposta al virus. Ma questo virus, è bene ricordarlo, rimarrà tra la popolazione", ha detto il professor Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di Sanità. (Fanpage.it)

L'Istituto superiore di Sanità: "Non è una cattiva notizia". ROMA — Gli esperti la chiamano sottostima intrinseca e sarebbe determinata dal fatto che la stragrande maggioranza delle persone colpite dal coronavirus non manifesta alcun sintomo e guarisce silenziosamente, rimanendo al di fuori di ogni sistema di sorveglianza sanitaria. (Toscana Media News)

Emergenza Coronavirus, Rezza: "Attenti, questa flessione non deve essere un tana libera tutti". Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo, ha invitato a tenere alta la guardia nonostante l'inizio della discesa della curva epidemica in Italia: "Speriamo di assistere a una flessione, ma bisogna sempre tenere a mente che il virus resterà nella popolazione. (TUTTO mercato WEB)

Ci sono mascherine e mascherine, che proteggono a un certo grado di filtraggio, dopodiché ci si può coprire con qualsiasi cosa. "Anche se vediamo un calo dei casi - ha ribadito - dobbiamo sempre essere cauti. (Tiscali.it)

Così Giovanni Rezza dell'Iss in conferenza stampa alla Protezione civile. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo". (La Repubblica)

"Infatti - ha spiegato - noi diciamo spesso che che per ogni caso che viene riportato dal sistema di sorveglianza ci potrebbero essere magari 10 persone infette, non lo sappiamo. Secondo Rezza, "è chiaro che siccome ci sono molti casi di operatori sanitari sono scoppiati dei focolai nelle Rsa. (AGI - Agenzia Italia)