Il primo luglio riaprono le frontiere dell Europa, ma non per tutti i paesi

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Wired Italia ESTERI

Il nodo da sciogliere è sicuramente quello riguardante gli Stati Uniti, vista l’importanza cruciale che ricopre dal punto di vista diplomatico.

All’appello mancano Russia, Stati Uniti, Brasile e India, di cui preoccupano ancora i livelli molto alti di contagi.

All'appello mancano Stati Uniti, Brasile, Russia e India.

L'Unione europea ha indicato una lista di 18 paesi, considerati sicuri.

Con la Cina, invece, si stanno contrattando le modalità di riapertura. (Wired Italia)

Ne parlano anche altri media

Dunque, un italiano che torna da Giappone, Corea del Sud o Thailandia, se si ferma a Parigi può girare liberamente, se viene a Roma, deve restare in quarantena. Sigillate le frontiere della Thailandia e del Brasile (salvo, per quest’ultimo paese, i brasiliani che tornano a casa o loro familiari). (Il Messaggero)

Esclusi sono gli Stati Uniti, il Brasile e la Russia. La lista comprende 14 paesi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova-Zelanda, Rwanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay. (Il Sole 24 ORE)

Ad assumere la decisione i 27 stati membri con l’aggiunta di altri quattro Paesi che compongono lo spazio Schengen (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein). La lista, con l’ingresso o cancellazione di altri stati in base alla curva dei contagi, verrà aggiornata ogni due settimane. (Corriere dell'Umbria)

Uno Stato membro non dovrebbe decidere di revocare le restrizioni di viaggio per i paesi terzi non elencati prima che ciò venga deciso in modo coordinato. L'elenco comprende 15 paesi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay e la Cina, soggetta alla conferma della reciprocità. (Gazzetta di Parma)

L'elenco comprende 15 paesi: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay e la Cina, soggetta alla conferma della reciprocità. (Italia Oggi)

Il nodo da sciogliere è sicuramente quello riguardante gli Stati Uniti, vista l’importanza cruciale che ricopre dal punto di vista diplomatico. Il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo ha spiegato che sta negoziando con alcuni paesi europei per la riapertura delle frontiere e che ce ne sono “almeno una dozzina” favorevoli a ripristinare i collegamenti, benché non abbia specificato quali. (Buongiorno Slovacchia)