Truffa dello squillo senza risposta: come funziona e come difendersi

Recentemente è tornata in voga una truffa datata, ma ancora efficace, il wangiri, anche conosciuta come truffa della chiamata senza risposta. Con questo semplice stratagemma, i cybercriminali approfittano dell’ingenuità delle persone per addebitare chiamate a servizi telefonici costosi o attivare abbonamenti a servizi premium con canone elevato. In giapponese, la parola wangiri significa “uno (squillo) e buttare giù” in quanto si ritiene che questa truffa sia nata in Giappone e poi diffusasi in tutto il mondo. (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

A volte ritornano, per citare una celebre raccolta di racconti di Stephen King. A volte ritornano e fanno ancora paura. È il caso della wangiri, la cosiddetta truffa dello squillo, di cui in Italia si iniziò a parlare oltre 19 anni fa, nel febbraio del 2004, e di cui online si torna ciclicamente a parlare. (la Repubblica)

Si tratta di un fenomeno che si sta diffondendo in Italia: almeno una volta è successo a chiunque di ricevere uno squillo da un numero sconosciuto che poi ha riattaccato. Wangiri è un termine giapponese che indica l’azione di fare uno squillo e poi riattaccare subito dopo. (Tech Princess)

Le truffe online e al telefono ormai sono sempre dietro l'angolo. Una delle più diffuse al momento è quella che avviene al cellulare: stiamo parlando della trappola dello squillo senza risposta che mangia tutto il credito presente sulla scheda telefonica. (Liberoquotidiano.it)

Conoscici meglio 6 ' di lettura (The Wam)

Negli ultimi giorni si è presentata presso l’ufficio denunce del Commissariato di Fabriano una 50enne residente nella città della carta per segnalare che le era scomparso misteriosamente il credito, diverse decine di euro, sul cellulare. (ilmessaggero.it)

Il caso a Fabriano Basta uno squillo sul cellulare per far scattare la trappola: la vittima, ignara, vede la chiamata e prova a contattare il numero, trovandosi in breve senza credito sul telefono. (ilGiornale.it)