Come la guerra ha reso il rublo più forte

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Ma il fatto che la guerra abbia rafforzato il valore del rublo non deve portare a pensare che l’invasione dell’Ucraina sia stato un buon affare per la Russia di Vladimir Putin.

Una vera sorpresa se si considera la caduta libera subita dal rublo a inizio marzo che rischiava di trascinare l’intera economia russa verso un nuovo default, dopo quello del 1998.

“Mentre il rublo forte è efficace a scopo dimostrativo, in realtà sta diventando un problema per l’economia”, ha concluso l’analisi di Steiner. (EuropaToday)

La notizia riportata su altri media

"Ad aprile - spiega la Banca di Russia - l'inflazione annuale ha raggiunto il 17,8%, tuttavia, in base alle stime del 20 maggio, ha rallentato al 17,5%, diminuendo più velocemente rispetto alle previsioni di aprile". (Teleborsa)

La Banca centrale russa "mantiene" quindi "aperta la prospettiva di una nuova riduzione dei tassi nelle prossime riunioni" a partire da quella del 10 giugno. Intanto "le condizioni esterne per l'economia russa sono ancora sfidanti, limitando in modo considerevole l'attività economica" mentre "i rischi di stabilità finanziaria sono in qualche modo scesi, consentendo un allentamento delle misure di controllo dei capitali" (Tiscali Notizie)

Nei giorni scorsi la valuta aveva corso, spinta anche dall'obbligo dei pagamenti del gas in rubli. Rublo, cosa c'è dietro il rally che Mosca tenta di frenare e perché è un problema per la Russia di Carlotta Scozzari. (la Repubblica)

"Gli ultimi dati settimanali - afferma l'istituto - evidenziano un significativo rallentamento dell'attuale tasso di crescita dei prezzi. Ad aprile l'inflazione annuale ha raggiunto il 17,8%, tuttavia, in base alle stime al 20 maggio, ha rallentato al 17,5%, diminuendo più velocemente che nelle previsioni di aprile". (La Sicilia)

Il Pil russo non è diverso da quello italiano, pur avendo la Russia una popolazione oltre due volte maggiore. Si può correggere il Pil russo per tener conto della volatilità dei cambi – si ha un Pil basso con il rublo debole e un Pil alto con il rublo forte – e del livello inferiore dei prezzi del suo settore dei servizi (La Stampa)

Il rafforzamento per certi versi inatteso del rublo pare aver attenuato, per ora, l'effetto perverso delle sanzioni. L'agenzia ha tagliato le stime di crescita dell'Italia nel 2022 al +2,3%, dal +3,2% previsto a marzo, e quelle nel 2023 dal +2,1% al +1,7%. (ilGiornale.it)