Violenze in carcere di Santa Maria Capua Vetere: chiuse le indagini preliminari per 120 indagati

La Stampa INTERNO

L'inchiesta aveva portato lo scorso giugno a 52 misure cautelari, seguite dalla visita nel penitenziario casertano del premier Mario Draghi e del ministro della Giustizia Marta Cartabia.

In una nota, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha sottolineato che è in corso anche un altro procedimento per individuare agenti provenienti dagli altri istituti penitenziari presenti durante i pestaggi, ma sconosciuti ai detenuti e coperti da caschi e mascherina, difficili quindi da riconoscere

Si sono concluse oggi per 120 persone le indagini preliminari sulle violenze andate in scena il 6 aprile del 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). (La Stampa)

Su altri media

“Nel porgere i nostri auguri per il nuovo delicato incarico – dichiara Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – questa organizzazione sindacale auspica al più presto un confronto con tutti i sindacati rappresentativi della polizia penitenziaria, per un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale della struttura sammaritana che, nonostante le gravi criticità di questi mesi, ha garantito con grande spirito di sacrificio l’ordine e la sicurezza interna, assolvendo con professionalità e determinazione i propri compiti istituzionali” (CasertaNews)

Ieri, intorno alle 13, in tanti saranno sobbalzati sulla sedia quando hanno letto su siti e agenzie di informazione la notizia della conclusione delle indagini sui pestaggi in carcere. (Il Riformista)

“Nel porgere i nostri auguri per il nuovo delicato incarico – dichiara Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – questa organizzazione sindacale auspica al più presto un confronto con tutti i sindacati rappresentativi della polizia penitenziaria, per un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale della struttura sammaritana che, nonostante le gravi criticità di questi mesi, ha garantito con grande spirito di sacrificio l’ordine e la sicurezza interna, assolvendo con professionalità e determinazione i propri compiti istituzionali” Tempo di lettura: < 1 minuto. (anteprima24.it)

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nell’avviso di chiusura indagini relativo alle violenze avvenute nel carcere casertano il 6 aprile 2020, contesta anche l’omicidio colposo a dodici indagati in relazione alla morte del detenuto algerino Lakimi Hamine, deceduto il 4 maggio 2020 dopo essere stato tenuto in isolamento dal giorno delle violenze. (EdizioneCaserta)

Lo rende noto la stessa Procura. Le accuse vanno dal reato di tortura, lesioni, abuso d'autorità, falso in atto pubblico, calunnia, frode processuale, depistaggio, favoreggiamento e per alcuni anche cooperazione in omicidio colposo (Adnkronos)

Ma una famiglia di Santa Maria Capua Vetere, residente in via Alessio Mazzocchi, positiva al virus a partire dal capofamiglia, G.F., contagiato insieme alla moglie e ai figli, non la pensa così. – Recarsi al bar a fare colazione o chiamare il bar per farsi consegnare la colazione a casa, sarebbe un’azione normale, magari da compiere anche nel quotidiano, per ognuno di noi. (CasertaCE)