PARTITABUS / Milan-Juve 1-1: Mister, c’è posta per te

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Coppa Italia a San Siro dove una Juve minore ma amatissima vinse una splendida coppa in finale proprio col Milan grazie al gol del mediano Galia.

Ecco che succede: il Milan parte molto bene, mena quando c’è da menare, accosta quando c’è da accostare.

Il rigore finale arriva su un episodio che ogni arbitro ormai valuta a proprio piacimento, cambia il risultato, non la prestazione, pessima.

Ramsey avrebbe bisogno di continuità, ma alla Juve la continuità te la devi guadagnare con prestazioni di livello. (juventibus)

Su altri media

Al 61′ sul cross di Castillejo è bravo Rebic a deviare col destra beffando Buffon: Milan avanti 1-0 sulla Juventus! Pioli inserisce Laxalt al posto di Rebic per avere un terzino sinistro dopo l’espulsione dell’ex Real Madrid. (MilanLive.it)

Non è su Ibrahimovic che puoi pensare di ricostruire, ma sui giovani sì e alcuni stanno dando segnali importanti. Francesco, a che punto è secondo te la ricostruzione del Milan? (Torino Granata)

Per il difensore e capitano bianconero la squadra in campo deve cambiare marcia, restare compatta cercando tutti di darsi una mano anche a favore del tecnico Sarri in settimana sommerso dalle critiche. (Calcio Fanpage)

In occasione del fallo su Ibrahimovic molte le proteste della Juventus che aveva reclamato che non c'era: in effetti lo svedese colpisce Dybala non il contrario (Calcio Fanpage)

Sembra assurdo dirlo, ma il pericolo numero uno del Milan, al momento, non è Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha rivoluzionato i rossoneri dal suo arrivo e sotto la sua ala protettiva diversi giocatori offensivi stanno riuscendo ad esprimersi al meglio. (Toro News)

Ricorda un episodio relativo (guarda caso) ad uno Juventus-Milan del ’72 quando Francesco Morini aveva commesso un fallo da rigore su Albertino Bigon mentre il Milan vinceva 1-0. Lo Bello non vide, non fischiò, la partita finì 1 a1; la sera, ospite della “ Domenica Sportiva”, l’arbitrissimo fu colpito dalla moviola di Sassi che ricostruì lo scontro falloso, e allora commentò: «Sì, ho sbagliato, era rigore» Io rispettavo l’arbitro Bernardi di Bologna, un maestro, e Jonni di Macerata, Campanati di Milano, Gussoni di Tradate e quei giovani che diventarono anche amici, come Agnolin, Casarin, Michelotti; ma soprattutto ammiravo Lo Bello perché spendeva con noi, popolo, una nobile arroganza. (IlNapolista)