Sacchi su Thiago Motta: "Moderno, europeo, visionario. E' uno che guarda avanti"

Sacchi su Thiago Motta: Moderno, europeo, visionario. E' uno che guarda avanti
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Sacchi su Thiago Motta: "Moderno, europeo, visionario. E' uno che guarda avanti" Arrigo Sacchi, ex tecnico del Milan, ha parlato così alla Gazzetta dello Sport di Thiago Motta, attuale allenatore del Bologna che piace molto ai rossoneri per il post-Pioli: "È molto bravo, è un ragazzo intelligente che sta migliorando di anno in anno e, soprattutto, ha una dote non comune: guarda lontano. Che cosa mi piace di Thiago Motta? Basta guardare il Bologna... (Milan News)

La notizia riportata su altri giornali

Nel corso di un'intervista a La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato delle qualità di Thiago Motta, trascinatore del Bologna da Champions e accostato a Milan e Juventus per la guida tecnica in vista della prossima stagione: "Ha fatto cose interessanti - ha affermato -. (L'Interista)

«Vedete, io voglio bene agli allenatori, e vorrei che fossero sempre messi nelle migliori condizioni per potersi esprimere. Qui, intendo al Milan, non ho ancora capito quale sia la catena di comando. Non mi stancherò mai di dire che i successi partono sempre dal club che, con la sua storia e il suo stile, con di più della squadra, e la squadra conta di più del singolo. (fcinter1908)

Sacchi: «Tre aggettivi: moderno, europeo, visionario». Capello: «Pensa a un calcio che porta al risultato, ma nel modo giusto» (IlNapolista)

Capello: “Futuro Milan? Thiago Motta uno dei miei preferiti. Altrimenti Fonseca”

"È un ex centrocampista. Fate l’elenco dei migliori allenatori al mondo, nel gruppo troverete Guardiola, Conte, Xabi Alonso, Ancelotti, Arteta, Allegri, Xavi. Quale sarebbe? (Fcinternews.it)

Considerate le nette debacle del Milan contro Roma e Inter, costate Europa League e scudetto in favore dei nerazzurri proprio in casa del Diavolo (prima volta nella storia), appare oramai certo l’addio dell’allenatore di Parma alla fine di stagione, nonostante un altro anno di contratto ancora esistente. (Liberoquotidiano.it)

«La più importante: ha fatto rendere tutti i suoi calciatori. E facendo la guerra ad Arnautovic ha dimostrato grande personalità. I giocatori, in questo modo, capiscono che è obbligatorio seguire l’allenatore, per il bene della squadra». (fcinter1908)