Caro-energia, Bergesio (Lega): “Per il nostro Paese un’emergenza grave quasi al pari della pandemia”

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Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 miliardi e la previsione per quest’anno arriva a 37 miliardi”

“Per il nostro Paese l’aumento del costo dell’energia è un’emergenza grave quasi al pari della pandemia”.

Lo dichiara il Senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, Lega Salvini Premier, che venerdì ieri ha preso parte all’incontro convocato da Confindustria Cuneo sulle conseguenze dei fortissimi rincari dell’energia. (TargatoCn.it)

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Eppure, il caro energia sta mettendo in ginocchio alcuni settori della nostra economia che più dipendono, per la loro attività industriale, proprio dalle forniture di metano ed elettricità. Se non fosse un brutto gioco di parole, potremmo dire che rischiamo la canna del gas. (La Stampa)

A testimonianza dell’importanza del tema, erano collegate on-line oltre 120 aziende associate a Confindustria Cuneo, mentre alcune erano rappresentate in sala dai propri vertici. Quindi l’auspicio è che questa consapevolezza sia ben chiara a tutti, in particolare a livello decisionale politico nazionale. (https://ilcorriere.net/)

Si registrano intanto, segnala sempre il Centro studi di Confindustria, i primi impatti sulla produzione industriale in Italia (-0,6% in ottobre, dopo la frenata nel terzo trimestre), come già accaduto in Germania e in Francia enerdì 14 gennaio, alle 16,30, nella sala “Michele Ferrero” della sede di Confindustria Cuneo, in corso Dante 51, si terrà un incontro sul caro energia, convocato al fine di elaborare proposte per arginare gli aumenti e, di conseguenza, contenerne le ripercussioni sulle aziende. (Cuneocronaca.it)

Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile e anche per questo – conclude Gribaudo – serve dare continuità all’azione di Governo e garantire stabilità politica” La via maestra è quella fiscale, con una riduzione della tassazione sul costo della bolletta elettrica. (IdeaWebTv)

Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile – conclude Gribaudo – serve anche dare continuità all’azione di Governo e garantire stabilità politica». Ha poi proseguito: «In questo momento è importante intervenire tempestivamente. (http://gazzettadalba.it/)

E’ il grido di allarme lanciato da Confindustria Chieti-Pescara alla Regione. Alcune aziende hanno deciso di prolungare il periodo di chiusura natalizia perchè, in questo momento, non è conveniente produrre. (Rete8)