La Rai ha finalmente deciso di mettere al bando il blackface

E speriamo che finalmente ciò porti a un cambiamento vero

Adesso è arrivata la risposta della Rai: “Assumiamo l’impegno”, si legge, “a evitare che [il blackface] possa ripetersi sugli schermi Rai.

Come riporta Wired, la Rai ha deciso di impegnarsi ufficialmente per mettere al bando il blackface – la pratica in cui persone bianche si dipingono la faccia di nero per imitare persone nere.

La campagna aveva lanciato un’operazione di mailbombing e un presidio sotto la sede Rai di Milano (Rolling Stone Italia)

Ne parlano anche altri giornali

In ogni puntata del talent vengono poi trasmessi video amatoriali inviati dai telespettatori che fanno altrettanto. Ossia si fa truccare il viso di nero per sembrare afrodiscendente, come se questo bastasse a diventare Ghali. (Wired Italia)

La Rai dice addio al blackface. In Italia ha destato scalpore il caso di "Tale e Quale Show", dove ogni settimana interpreti bianchi venivano truccati per impersonare personaggi di colore (Il Messaggero)

Tuttavia, la trasmissione di Carlo Conti spesso è stata accusata di praticare la Blackface, ossia tingere di nero la faccia in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stilizzate e stereotipate di una persona nera. (Lanostratv)

Esisteva anche un genere musicale, la coon song, in cui l'artista nero veniva presentato con derisione, come un dandy impacciato Svolta rivoluzionaria per la Rai e in particolare per Tale e Quale Show, in cui nel futuro non dovremmo più vedere concorrenti truccati da artisti di colore (o almeno, non come li abbiamo visti finora). (Tv Fanpage)

La cosa, naturalmente, genera dibattito: da una parte c’è chi crede nella buonafede degli autori e dall’altra c’è chi è convinto che era ora che qualcuno prendesse provvedimenti. Fino a qualche anno fa pittarsi la faccia di nero per assomigliare a una persona o a un artista di colore era una pratica molto diffusa nella televisione italiana. (Vanity Fair Italia)

Di seguito la risposta della Rai:. “Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l’impegno – per quanto è in nostro potere – ad evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. (L'HuffPost)