Macabra scoperta in appartamento in centro: neo pentito della ‘Ndrangheta suicida

LeccePrima INTERNO

Soltanto pochi giorni prima, il 9 luglio, Filocamo era stato fermato durante il blitz denominato “Pedigree” per il reato di associazione di stampo mafioso.

Un pentito che, una volta abbandonato il programma di protezione, fu freddato nel quartiere Modena di Reggio Calabria davanti agli occhi inorriditi di una trentina di cittadini

Accanto al corpo del calabrese, riverso sul pavimento, dellospago che sarebbe stato utilizzato presumibilmente per togliersi la vita. (LeccePrima)

Ne parlano anche altre testate

Tra poche settimane avrebbe dovuto prender parte al processo nei confronti della cosca Serraino. DAVI: “ SUICIDIO FILOCAMO? Filocamo, pentito di ‘ndrangheta, viveva sotto protezione a Lecce ed era stato arrestato la scorsa estate durante l’operazione “Pedigree”, perché ritenuto vicino alla cosca Serraino. (Tempo Stretto)

Lo dichiara Klaus Davi giornalista e massmediologo. “Il massmediologo fu contattato da Filocamo venerdì dopo la puntata di ‘Fatti e Misfatti’ cui aveva partecipato come ospite di Paolo Liguori (Stretto web)

Eseguite numerose misure di custodia cautelare e perquisizioni in Germania e nel nostro Paese nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla ‘ndrangheta, attivi nel “locale” di Volpiano (To), considerati terminale economico della famiglia Agresta di Platì (Rc), nonché nei confronti di esponenti della famiglia Giorgi, detti “Boviciani”, di San Luca (RC), ritenuti responsabili di narcotraffico internazionale ed attivi in Piemonte, Calabria, Sardegna e, in Germania, nel Land del Baden Wùrttemberg, nelle località turistiche del Lago di Costanza (LaPresse)

Il corpo di Antonino Filocamo, pentito reggino della ‘Ndrangheta, è stato infatti trovato senza vita. Accanto al corpo del calabrese, riverso sul pavimento, dello spago che sarebbe stato utilizzato presumibilmente per togliersi la vita. (Calabria News)

L’attentato all’epoca aveva scosso gli ambienti della ‘ndrangheta reggina perché Nino Gullì non era un semplice gregario dei clan. Le “imbasciate” dal carcere e le estorsioni. Il profilo di Filocamo è quello dell’uomo capace di stare a stretto contatto con i vertici della cosca Serraino. (Quotidiano del Sud)

Nella stanza dove è stato trovato morto il pentito non ci sono tracce di colluttazione. Subito dopo aveva deciso di collaborare con i pm di Reggio Calabria Stefano Musolino e Walter Ignazitto e con la Dda guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. (Zoom24.it)