Coronavirus: quarantena obbligatoria per chi torna dalla Cina

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A seguito dei nuovi casi di coronavirus in Lombardia, il Ministero della Salute ha firmato l’ordinanza per le nuove misure di contenimento, decretando la quarantena obbligatoria per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio.

In Toscana era scoppiata la polemica dopo la decisione di fare rientrare gli oltre 2000 cittadini cinesi di ritorno dai festeggiamenti per il Capodanno nel proprio paese, decisione per il quale si erano mossi in tanti, in primis gli esponenti dei partiti politici. (RadioSienaTv)

La notizia riportata su altri media

Coronavirus, terminata la quarantena. Sono 55 gli italiani che hanno lasciato la quarantena per coronavirus alla Cecchignola tra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio. (Notizie.it )

Il presidente del Consiglio da Bruxelles sui casi accertati in Lombardia | Ansa - CorriereTv. "E' stata disposta una nuova ordinanza che dispone il trattamento di isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto" con i tre nuovi contagiati a Codogno". (Corriere della Sera)

Dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali. (Città della Spezia)

La nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza prevede, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Adnkronos, una quarantena obbligatoria per chi rientra dalle aree a rischio individuate dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), e dunque in primis dalla Cina (Corriere dell'Umbria)

Chi torna dalla Cina all’arrivo in Italia deve essere posto in quarantena, senza eccezioni, dopo essersi sottoposto al test già in aeroporto. Parole del presidente del consiglio regionale dell'Umbria, Marco Squarta, riportate in un post su Facebook, dopo il caso dei sei contagi da coronavirus accertati in Lombardia (PerugiaToday)

“Con questo provvedimento si rafforza ulteriormente la prevenzione, a tutela dei bambini più piccoli, ma anche dell’intera comunità- spiega l’assessorato regionale alle Politiche per la salute-. La missiva fa seguito a quella inviata nei giorni scorsi, a firma congiunta con l’Ufficio scolastico regionale, ai dirigenti scolastici delle scuole fino al secondo grado di tutta l’Emilia-Romagna. (Regione Emilia Romagna)