Melbourne, manifestanti in protesta davanti alla sede degli Australian Open: “Lasciate giocare Djokovic””

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
LaPresse SALUTE

“Let him play”, è i grido dei manifestanti

No vax e sostenitori di Nole si sono radunati davanti alla Rod Laver Arena. (LaPresse) No vax e sostenitori di Novak Djokovic uniti in protesta davanti alla sede degli Australian Ope, la Rod Laver Arena, in risposta al nuovo stato di fermo a cui è stato sottoposto il tennista serbo.

(LaPresse)

Su altre fonti

Così il quotidiano Blic commenta l’ennesimo capitolo della disputa tra Novak Djokovic e il governo australiano, che gli ha cancellato il visto mettendo nuovamente a rischio la partecipazione del serbo agli Australian Open. (Sportface.it)

In mattinata il ministero dell’immigrazione australiano aveva annunciato di aver annullato per la seconda volta il visto del tennista n.1 al mondo, fermato a Melbourne dove si era recato per gli Australian Open. (Ticinonews.ch)

Dal ricorso all’annullamento del visto per tre anni: tutti i possibili sviluppi. Anche in questo caso, però, potrebbe esserci una via d’uscita, in quanto Djokovic potrebbe essere riammesso già dal prossimo anno se la sua presenza in Australia dovesse essere considerata benefica ai fini dell’Australian Open e, quindi, per l’economia dello stato (Footballnews24.it)

tennista mondiale Novak Djokovic Era un periodo di caos in Australia. Ma il ministro dell’Immigrazione australiano Alex Hawke aveva ancora la possibilità di rifiutare il visto a Djokovic, espellendolo così dal Paese. (TecnoSuper.net)

Il ministro dell’Immigrazione Alex Hawke ha pubblicato uno statement per annunciarlo, chiamando in causa il pubblico interesse. Nei giorni successivi Djokovic era andato in Spagna e poi era partito per l’Australia con un volo via Dubai (Cronache TV)

Djokovic rischia anche di non poter mettere piede in Australia per i prossimi tre anni Il ministro dell’Immigrazione, Alex Hawke, ha deciso di revocare il visto al tennista serbo che dunque sarà espulso dal Paese, sebbene possa ancora decidere di presentare un nuovo ricorso. (Il Dubbio)