Djokovic in Australia: le tappe della vicenda. Cosa è successo finora

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Il giudice del tribunale del circuito federale Anthony Kelly ripristina il visto di Djokovic, dichiarando che al giocatore non è stato concesso abbastanza tempo per parlare con i suoi avvocati prima che la decisione di negargli l'ingresso fosse presa in aeroporto.

gennaio: nella sua deposizione in tribunale, Djokovic presenta una dichiarazione giurata in cui afferma di non essere vaccinato contro il COVID-19. (Sky Sport)

La notizia riportata su altri media

Il governo Morrison è fortemente impegnato a proteggere i confini dell’Australia, in particolare in relazione alla pandemia di Covid-19». Il ministro dell’Immigrazione, Alex Hawke, ha deciso di revocare il visto al tennista serbo che dunque sarà espulso dal Paese, sebbene possa ancora decidere di presentare un nuovo ricorso. (Il Dubbio)

In mattinata il ministero dell’immigrazione australiano aveva annunciato di aver annullato per la seconda volta il visto del tennista n.1 al mondo, fermato a Melbourne dove si era recato per gli Australian Open. (Ticinonews.ch)

COME CAMBIEREBBE IL TABELLONE SENZA DJOKOVIC. Quello di Blic è solo uno dei tanti titoli degli organi di stampa serbi a commento della vicenda, tutti a supporto del numero 1 del mondo. (Sportface.it)

Il numero uno al Mondo, si è visto cancellare per la seconda volta il suo visto. Stando alle ultime e alla stampa australiana la situazione sarebbe questa: “Gli avvocati di Djokovic stanno ancora valutando le opzioni legali. (361 Magazine)

Il governo si impegna in maniera importante a proteggere i confini dell’Australia e, in maniera particolare, in relazione alla pandemia dovuta al Covid-19″. Il “caso Djokovic”. Djokovic si era presentato in Australia senza essere vaccinato, ma con un’esenzione medica, fin da subito bloccata dal governo australiano. (Footballnews24.it)

Il governo Morrison è fermamente impegnato a proteggere i confini dell’Australia, in particolare in relazione alla pandemia di Covid-19. Il serbo aveva affermato di essersi negativizzato dal Covid il 22 dicembre, dopo che sarebbe risultato positivo il 16 dicembre. (Cronache TV)