Coronavirus, il numero dei nuovi contagi è il più basso dal 10 marzo. L’ISS: “Aspettiamo per tirare un sospiro di sollievo”

NewNotizie SALUTE

Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo”.

E se i dati sembrano positivi, non bisogna comunque abbassare la guardia.

Ad dggi sono ricoverate in terapia intensiva 3792 persone, 106 meno di ieri (numero in calo per il quarto giorno di seguito) e sono ricoverate con sintomi 28.718 persone (258 meno di ieri).

E’ il giorno delle vere prime buone notizie sul fronte coronavirus da inizio epidemia (anche se bisogna rimanere prudenti, chiaramente). (NewNotizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Giovanni Rezza, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo, ha invitato a tenere alta la guardia nonostante l'inizio della discesa della curva epidemica in Italia: "Speriamo di assistere a una flessione, ma bisogna sempre tenere a mente che il virus resterà nella popolazione. (TUTTO mercato WEB)

L’età mediana dei casi calabresi calcolata dall’istituto è di 56 anni, quella nazionale (su 65.990 casi) è superiore, pari a 62 anni. La suddivisione per coorte anagrafiche dei dati calabresi è la seguente: 13 casi (0-9 anni); 25 (10-19 anni); 59 (20-29 anni); 55 (30-39 anni); 115 (40-49 anni); 125 (50-59 anni); 138 (60-69 anni); 73 (70-79 anni); 63 (80-89 anni); 19 (over 90 anni) e 2 non noti. (Telemia)

Sono invece 24.392 le persone guarite, con un aumento di 1.555 unità rispetto a ieri. "I test sierologici? (Fanpage.it)

"Anche se vediamo un calo dei casi - ha ribadito - dobbiamo sempre essere cauti. E "non è detto che sia più facile riaprire un'area dove l'incidenza" del contagio è bassa. (Tiscali.it)

Per esempio, ci sono differenze geografiche, ma non vuol dire necessariamente che siccome l’incidenza è bassa in un’area sia più facile aprire. "Infatti - ha spiegato - noi diciamo spesso che che per ogni caso che viene riportato dal sistema di sorveglianza ci potrebbero essere magari 10 persone infette, non lo sappiamo. (AGI - Agenzia Italia)

Così Giovanni Rezza dell'Iss in conferenza stampa alla Protezione civile. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo". (La Repubblica)