14:09 - Libia, tv: Sarraj parteciperà domani alla conferenza di Berlino

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Diverse voci si stanno rincorrendo in queste ore a proposito della partecipazione di Sarraj, tra cui quella secondo cui il premier aveva deciso di non andare e inviare una delegazione dal Gna, il governo riconosciuto dalla comunità internazionale.

Lo riferisce il canale tv libico Al-Ahrar.

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Libia, tv: Sarraj parteciperà domani alla conferenza di Berlino (LaPresse)

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Le forze di Haftar hanno sparato "cercando di infiltrarsi verso le nostre forze», precisa il post, aggiungendo che le milizie filo-governative «hanno distrutto un carro armato» nell’azione. ANSA. Riproduzione riservata (Giornale di Sicilia)

Dopo l’ok alle dichiarazioni finali è previsto che la cancelleria Angela Merkel incontri, separatamente, i due leader libici assenti al tavolo della conferenza. Assenti, tuttavia, i due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar. (MeteoWeek)

L'accordo, accolto con disappunto dai vicini regionali (Grecia, Cipro, Israele), segna una fase nuova nello sfruttamento delle risorse energetiche libiche e pregiudica gli interessi italiani. Erdogan ha definitivamente vuotato il sacco: "Entro il 2020 inizieremo le trivellazioni nel Mediterraneo orientale alla ricerca di nuovi giacimenti di gas naturale". (Liberoquotidiano.it)

Soltanto una guida libica e un processo politico completamente interno può mettere fine al conflitto e portare una pace duratura”. Cessate il fuoco, embargo sulla vendita di armi, riattivazione dei processi politici, riforma del settore della sicurezza, riforma economiche e finanziarie, rispetto dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali. (9 colonne)

Alla conferenza di Berlino dovrebbe prendere parte anche Khalifa Haftar, ma sulla sua presenza c’è un clima di comprensibile incertezza. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna a parlare della Libia: “Pronti a rimodulare la presenza sul territorio nell’ambito di una missione europea”. (News Mondo)

Non è ancora chiaro se siederanno anche al tavolo dei negoziati. Lo conferma il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas alla Bild am Sonntag. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)