La mini-riforma delle tasse soddisfa soltanto i partiti | il manifesto

Il Manifesto INTERNO

Altrettanto dura la Cisl: «Qualsiasi impostazione releghi i sindacati in ruolo consultivo è irricevibile».

La riforma fiscale è in realtà poco incisiva,

Piace ai partiti, spiace alle parti sociali, che fanno diluviare critiche, opposte tra loro, sull'accordo politico raggiunto ieri al Mef sulla riforma fiscale.

Ora la parola passa a Palazzo Chigi, che ha già convocato i capigruppo di maggioranza per la settimana prossima e presumibilmente si deciderà a incontrare anche i sindacati che per ora non hanno visto palla. (Il Manifesto)

Su altre testate

Anche il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, torna sulla necessità di aumentare le detrazioni per lavoratori dipendenti e pensionati. I due interventi costeranno rispettivamente sette miliardi e un miliardo, ovvero resteranno all’interno di quanto stanziato dal Governo in manovra. (Giornale di Sicilia)

Oltre i 50.000 si passerà direttamente al 43% finora riservato ai redditi oltre i 75mila euro lordi annui. Così come non sono stati ascoltati i sindacati che invocavano una destinazione totale dello stanziamento a dipendenti e pensionati (il Giornale)

Alla fine della discussione è stata scelta la peggiore. Ora verrà sottoposta all’approvazione di Draghi e dei segretari dei partiti della (Il Manifesto)

Il riordino del sistema delle detrazioni dovrebbe assorbire anche il bonus Renzi da 100 euro erogato in busta paga. Si agirà sulle aliquote Irpef del ceto medio, e in modo strutturale anche sull’Irap. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Il lavoro è stato molto positivo", ha detto il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli, al termine del tavolo al Mef. Nei prossimi giorni ci saranno alcuni aggiustamenti di dettaglio ma l'aspetto importante è che si è trovato un equilibrio tra forze politiche, perfettamente in linea con l'indirizzo Parlamentare. (Sky Tg24)

Oltre i 50 mila euro di reddito, la curva si inverte e il beneficio ottenuto grazie alla riforma si riduce: ad esempio, in caso di reddito da 60 mila euro all'anno gli sgravi raggiungeranno 570 euro netti Dal punto di vista delle tipologie di reddito, dipendenti e pensionati sono protagonisti con il 95% dello sgravio. (Today)