Torna SuperMario: Biden, esporta i vaccini

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

L’Europa esporta tanto quanto ha dato ai propri suoi. Mario Draghi e la Ue vanno all’attacco sui vaccini.

Sospendere la proprietà intellettuale sui vaccini per aiutare i Paesi poveri è una porta aperta, ma la proposta va chiarita".

Più produzione, via lo stop all’export da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna, velocizzare la realizzazione del certificato verde europeo e vedere le carte del presidente Usa, Joe Biden, sulla liberalizzazione dei brevetti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre testate

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha risposto seccamente di no all’ipotesi dello stop brevetti vaccini In altre parole, consentire anche ai paesi poveri di produrre vaccini per se stessi, consentirebbe un oggettivo risparmio di tempo, senza dover attendere le importazioni dei vaccini dall’estero. (Ultim'ora News)

La mossa del Presidente Usa Joe Biden a favore di una sospensione straordinaria della protezione della proprietà intellettuale per i vaccini contro il Covid-19 (leggi l’articolo) è, qualunque ne sarà il risultato, oggettivamente epocale. (LA NOTIZIA)

“Mancano le capacità produttive, il problema non è la liberalizzazione dei brevetti”, ha ribadito ieri la portavoce della cancelliera Ulrike Demmer. Invitiamo tutti quanti si impegnano nel dibattito della deroga temporanea dei brevetti di unirsi a noi ad impegnarsi ad esportare una larga parte di quanto producono”. (Il Fatto Quotidiano)

L'Amministrazione Biden si schiererà a favore della sospensione dei brevetti per i vaccini anti-Covid. La deroga sulla proprietà intellettuale non risolverà problema. (Today.it)

Trovare una via d’uscita razionale ai blocchi produttivi, senza danneggiare i brand ma non lasciando i dannati della terra senza speranza. A parlare per la Casa Bianca, in verità, è stata la nuova Rappresentante per il Commercio dell’amministrazione, Katherine Tai. (L'HuffPost)

Senza contare come molte famiglie sono alle prese con una riapertura di scuole e asili ancora parziale. C'è chi sottolinea come, nonostante la sostanziale fine delle restrizioni, nella realtà molte attività non sono ancora pronte a riaprire a pieno regime. (Ticinonline)