(Video) Iran: Cecchini tra i manifestanti. Uccisi a coltellate 3 agenti di sicurezza di Teheran

L'AntiDiplomatico ESTERI

Secondo quanto riportato dai media locali oggi, tre membri delle forze di sicurezza iraniane hanno perso la vita in "un'imboscata" nella parte occidentale di Teheran.

"Un gruppo di sabotatori e malfattori li ha uccisi con armi bianche dopo averli circondati in un'imboscata", riferisce l'agenzia di stampa FARS riportata da HispanTv.Le vittime sono state identificate come Morteza Ebrahimi, ufficiale del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (CGRI); Mayid Sheiji e Mostafa Rezai, entrambi membri del Basich (la Forza di resistenza popolare dell'Iran). (L'AntiDiplomatico)

Ne parlano anche altri giornali

La guida suprema ha così respinto le accuse di antisemitismo. Gli ospiti della 33esima Conferenza sull’Unità Islamica. (Il Primato Nazionale)

“È l’oscuramento di internet più vasto mai sperimentato in Iran”, ha spiegato Adrian Shahbaz, tra i più importanti ricercatori di Freedom House, l’organizzazione non governativa che si occupa di monitorare censure e restrizioni sulla rete internet in tutto il mondo. (Wired Italia)

Netblocks, sito che monitora la situazione di Internet nel mondo, ha riferito che oggi la Rete in Iran è al 4% rispetto ai normali livelli. In uno de filmati, spiega Amnesty, è possibile vedere "cecchini che sparano sulla folla dai tetti di edifici e, in un caso, da un elicottero". (la Repubblica)

Le rivolte sono montate in tutte le città, all’impennata del costo della benzina: sono state bloccate strade e incendiate centinaia tra banche e negozi. Proteste a catena contro le banche erano esplose già due Natali fa in Iran, ma stavolta sono più violente e massicce. (Lettera43)

Precipita la situazione in Iran, dove da giorni sono in corso, in diverse città, aspre proteste contro l'aumento del prezzo della benzina. E sarebbero più di cento le vittime della repressione operata dalle forze dell'ordine, secondo quanto denunciato da Amnesty International. (L'Unione Sarda.it)

Studenti e neolavoratori in preda al complesso non risolto da Erasmus, che manifestano in una democrazia contro l’opposizione, contro la sua stessa esistenza. E se amate un minimo quel privilegio quotidiano che si chiama libertà, chinate il capo. (Nicola Porro)