Meloni e Macron, "brindisi a champagne": cos'è successo nella notte

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Il reset dei rapporti tra Roma e Parigi è stato sancito con un brindisi poco prima dell'una di notte nell'Hotel Amigò di Bruxelles. Giorgia Meloni e Emmanuel Macron con due bicchieri di champagne in mano hanno messo da parte il passato, le antipatie personali, il campanilismo in nome di una collaborazione tra Italia e Francia proficua per entrambe. Un risultato importante per la nostra premier soddisfatta per il riconoscimento ufficiale da parte dell'Eliseo: è stato infatti Macron a organizzare l'incontro a tu per tu, senza nemmeno lo staff a prendere appunti, per chiarirsi. (Liberoquotidiano.it)

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Giorgia Meloni sintetizza così il lungo tete-a-tete avuto ieri notte con Emmanuel Macron. A margine del Consiglio europeo infatti, in una sala appartata dell’hotel Amigo di Bruxelles, i leader hanno chiuso il sipario su lunghi mesi di ripicche per portare sotto i riflettori quei dossier che, a vicenda, ritengono determinanti. (ilmessaggero.it)

C’è un quarto capitolo di Varie ed eventuali. “Soddisfatta” alla vigilia. (Tiscali Notizie)

Si dice soddisfatta la premier Meloni al termine della due giorni di vertice a Bruxelles. Il Consiglio è andato fin troppo liscio rispetto ai precedenti summit dei Ventisette. Temi importanti, che forgiano la politica industriale ed economica europea, ma che non hanno sollevato nessuna grande divisione. (LAPRESSE)

Doveva essere il Consiglio Ue nel quale Giorgia Meloni, come promesso, doveva strappare un “cambio di passo sui migranti”. Ma quello del 23 e 24 marzo assomiglia più a un enorme boomerang per l’Italia, tornata a casa senza alcuna novità sul tema degli sbarchi, diverse critiche da parte dei leader europei e con i ‘compiti a casa’ su Pnrr, Mes e transizione verde. (Il Fatto Quotidiano)

"Io posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni. (Adnkronos)

È stato un Consiglio interlocutorio. L’Italia ha ribadito la chiusura sulla ratifica del Mes, lavorato per la flessibilità del Pnrr e il sostegno alla competitività, chiesto con forza che sia garantita dopo il 2035 l’immatricolazione delle auto che usano biocarburanti, premuto per una svolta sui migranti (tema che sarà trattato a giugno e nelle conclusioni è relegato alla voce Altri punti). (QUOTIDIANO NAZIONALE)