Di Maio da "vaffa" a "draghiano" lancia “Insieme per il Futuro“, dove il futuro è solo il suo

Panorama INTERNO

Si parlava di 20-30 dimaiani pronti a lasciare il Movimento: in realtà gli scissionisti sono molti di più.

“Insieme per il futuro” è il nome del nuovo partitino di Luigi Di Maio (anche se forse sarebbe stato più appropriato “Insieme per il congiuntivo”).

Certamente si parcellizza la maggioranza, ma in realtà le risoluzioni continuano a passare indisturbate alla prova del voto

Per quanto Di Maio possa uscirne come un D’Alema in salsa campana, c’è il rischio che tutti vadano a schiantarsi contro il muro delle elezioni. (Panorama)

Su altri media

Lo sbarco sul lido «europeista e atlantista» di Luigi Di Maio arriva dopo un lungo viaggio di 13 anni in cui ogni spiaggia "antisistema" è stata ampiamente perlustrata. Di Maio in una foto del 2017 - Ansa. (Avvenire)

In particolare per quei "big" fedelissimi di Giuseppe Conte che secondo le regole attuali del Movimento 5 stelle non potranno essere rieletti Ieri 21 giugno al Senato intorno a Draghi non c'era nessun esponente grillino a parte il ministro D'Incà. (Liberoquotidiano.it)

Barbara Figus, coordinatrice regionale della Sardegna per il Popolo della Famiglia:. “Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo veramente inaccettabile. Il Popolo della Famiglia e i cittadini italiani chiedono solo una cosa in questi casi: coerenza (Sardegna Reporter)

È patetico invece chi un giorno sostiene una tesi opposta a quella abbracciata con ardore il giorno prima senza mai spiegare il perché, legittimo, di un cambiamento così radicale. Non c’è niente di scandaloso nel fatto che Luigi Di Maio sia diventato un fervente fautore dell’alleanza con il Pd, solo che deve spiegare perché fino all’altro giorno considerasse il Pd responsabile dei rapimenti dei bambini di Bibbiano (L'HuffPost)

Parte del M5S vuole espellere Di Maio, ma Conte lo blnda. L’ultima implosione è stata provocata dalle aspre critiche dell’attuale ministro degli Esteri ed ex capogruppo della formazione, Luigi Di Maio, al capo del partito, Giuseppe Conte. (Nanopress)

Vero, quel partito non c’è più: ma possibile che Di Maio consideri il M5S irrecuperabile sino a questo punto? Anche oggi, eccezionalmente, stiamo dalla stessa parte: sull’Ucraina, per me, ha detto cose di puro buonsenso, siamo andati troppo oltre nel sostegno a Zelensky per tirarci indietro proprio adesso. (Il Fatto Quotidiano)