Luigi Di Maio finalmente può gridare al mondo intero la sua vera identità

Il Fatto Quotidiano INTERNO

No, dietro la scelta di Di Maio c’è solo Di Maio, la sua convinzione di aver dimostrato a se stesso di essere bravo, atlantisticamente, europeisticamente bravo.

Adesso Di Maio è libero, può abbracciare chi vuole e non essere più costretto a rendere conto

Si porta con sé, Di Maio, i fedelissimi e conta (o spera) di crearsi una sorta di eredità politica per un futuro almeno da 2%.

L’ultima prova, la certezza di essere diventato davvero bravo, Di Maio l’ha avuta con l’elezione del Presidente della Repubblica. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Parte del M5S vuole espellere Di Maio, ma Conte lo blnda. L’ultima implosione è stata provocata dalle aspre critiche dell’attuale ministro degli Esteri ed ex capogruppo della formazione, Luigi Di Maio, al capo del partito, Giuseppe Conte. (Nanopress)

Ma, logica alla mano, l’approdo nel campo del centrismo euroatlantico può essere considerato definitivo: altre carte-imprevisto, Di Maio, non ne ha da usare Di Maio in una foto del 2017 - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. (Avvenire)

Il Popolo della Famiglia e i cittadini italiani chiedono solo una cosa in questi casi: coerenza Barbara Figus, coordinatrice regionale della Sardegna per il Popolo della Famiglia:. “Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo veramente inaccettabile. (Sardegna Reporter)

Anche oggi, eccezionalmente, stiamo dalla stessa parte: sull’Ucraina, per me, ha detto cose di puro buonsenso, siamo andati troppo oltre nel sostegno a Zelensky per tirarci indietro proprio adesso. Vero, quel partito non c’è più: ma possibile che Di Maio consideri il M5S irrecuperabile sino a questo punto? (Il Fatto Quotidiano)

Non c’è niente di scandaloso nel cambiare idea, anzi. Non c’è niente di scandaloso nel fatto che Luigi Di Maio sia diventato un fervente fautore dell’alleanza con il Pd, solo che deve spiegare perché fino all’altro giorno considerasse il Pd responsabile dei rapimenti dei bambini di Bibbiano (L'HuffPost)

Ieri 21 giugno al Senato intorno a Draghi non c'era nessun esponente grillino a parte il ministro D'Incà. Di Maio va da solo, è panico nel Pd: retroscena, slavina a sinistra. "Qualcosa adesso deve cambiare", si sfoga col giornale di Travaglio un pentastellato. (Liberoquotidiano.it)