Geox, ricavi giù del 2,6% e cambio al vertice: Livio Libralesso nuovo ceo

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Il cda ha poi esaminato i dati preliminari del 2019, chiusi con ricavi consolidati a 805,9 milioni, in riduzione del 2,6% rispetto all’esercizio precedente.

«Questa nomina – spiega Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox – è la scelta migliore.

La famiglia Moretti Polegato ha condiviso questa scelta e ha piena fiducia in Livio, un manager che lavora nel gruppo da circa vent’anni e che conosce perfettamente l’azienda». (Venetoeconomia)

Ne parlano anche altri giornali

In flessione del 2,9% le vendite in Europa, arrivate a 344 milioni di euro. Matteo Mascazzini e la nomina a nuovo ceo di Livio Libralesso, entrato a far parte del gruppo nel 2001 e con incarichi di responsabilità via via crescente. (fashionmagazine.it)

Arriva Libralesso. “Il 2019 è stato caratterizzato da un contesto particolarmente complesso – sottolinea Moretti Polegato -. Il tutto, “per garantire – come spiega Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox – un pronto miglioramento del profilo di redditività del gruppo”. (laconceria.it)

In frenata di quasi il 3% anche il turnover europeo, che ha superato comunque i 344 milioni di euro. «Il 2019 è stato caratterizzato da un contesto particolarmente complesso», ha precisato Mario Moretti Polegato, presidente e fondatore di Geox (Notiziario Finanziario)

Nel 2009 è stato nominato Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo. Nel 2004 ha coordinato il processo di quotazione in qualità di direttore Amministrazione e Finanza. (businesspeople.it)

Il Cda ha anche esaminato i dati preliminari del 2019, chiusi con ricavi consolidati a 805,9 milioni, in calo del 2,6% su base annua. La società ha nominato Livio Libralesso nuovo Ad al posto di Matteo Mascazzini – Deludono i primi dati preliminari sull’esercizio 2019 – Ondata di chiusure nei prossimi tre anni. (FIRSTonline)

L’operazione comporterà “una riduzione di ricavi di circa 35-40 milioni ed un miglioramento del risultato operativo di circa 5 milioni. Il board ha anche varato un piano di progressiva riduzione dei negozi diretti (DOS) dato che “il consumatore ha profondamente mutato le sue abitudini d’acquisto. (Investire Oggi)