Meloni ricuce con Macron: 'c'e' voglia di collaborare'

Tiscali Notizie INTERNO

Hotel Amigo, a due passi dalla Grand Place, nel cuore di Bruxelles. E' ormai notte piena. In un'ampia sala riunioni, Meloni e Macron siglano l'attesa tregua, mettendo da parte litigi e incomprensioni che li hanno divisi finora. Non e' nata un'amicizia probabilmente, ma almeno una collaborazione. Da qui in avanti, l'Ue navighera' in mare aperto: una nuova crisi migratoria appare vicina, il Green Deal e' una sfida che via via si fa piu' necessaria e costosa, il sistema bancario comincia a vacillare. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’Italia ha ribadito la chiusura sulla ratifica del Mes, lavorato per la flessibilità del Pnrr e il sostegno alla competitività, chiesto con forza che sia garantita dopo il 2035 l’immatricolazione delle auto che usano biocarburanti, premuto per una svolta sui migranti (tema che sarà trattato a giugno e nelle conclusioni è relegato alla voce Altri punti). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Qual è la risposta dell'Europa alla richiesta di un maggior impegno sul tema dei migranti? L'interpretazione dei passi fatti dal Consiglio Europeo divide in maniera netta il Premier italiano, Giorgia Meloni, e la leader del PD, Elly Schlein. (Adnkronos)

«Ci sono interessi che collimano». A margine del Consiglio europeo infatti, in una sala appartata dell’hotel Amigo di Bruxelles, i leader hanno chiuso il sipario su lunghi mesi di ripicche per portare sotto i riflettori quei dossier che, a vicenda, ritengono determinanti. (ilmessaggero.it)

“Soddisfatta” alla vigilia. C’è un quarto capitolo di Varie ed eventuali. (Tiscali Notizie)

Si dice soddisfatta la premier Meloni al termine della due giorni di vertice a Bruxelles. Il Consiglio è andato fin troppo liscio rispetto ai precedenti summit dei Ventisette. Temi importanti, che forgiano la politica industriale ed economica europea, ma che non hanno sollevato nessuna grande divisione. (LAPRESSE)

Oltre ad aver generato fastidio negli altri capi di Stato e di governo per aver imposto il tema migranti all’ordine del giorno di una discussione che, invece, doveva essere concentrata sulla guerra in Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)