Sfruttata e picchiata a Soverato. La denuncia: "Il rispetto della persona deve andare oltre i soldi"

Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo INTERNO

24 anni, il volto provato dopo l'episodio di violenza inaudita che l'ha vista, suo malgrado, protagonista stamattina.

Un episodio gravissimo che ha portato la giovane a sporgere denuncia alla locale compagnia dei carabinieri.

Non c'è cifra che possa essere messa alla pari del rispetto della persona"

Al di là del caso pratico della cifra, di quello che doveva essere, non doveva succedere un episodio di violenza. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nel pomeriggio di ieri, per quattro ore la ragazza ha raccontato tutto nei minimi dettagli ai carabinieri di Soverato di fronte ai quali ha formalizzato la denuncia. Nel frattempo, per sua fortuna, il video postato sui social è diventato virale e subito è stata pioggia di solidarietà da parte della Calabria vera e onesta (StrettoWeb)

24 anni, il volto provato dopo l'episodio di violenza inaudita che l'ha vista, suo malgrado, protagonista stamattina. Episodi del genere non dovrebbero succedere e il buon senso e, soprattutto, il rispetto della persona dovrebbe andare al di là dei soldi e di ogni altra cosa. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Nel minuto di girato rimasto in rete, la donna ha ripreso le fasi dello scontro, prima verbale e poi fisico, con il datore di lavoro. Seguono alcune altre fasi concitate e grida di terrore da parte della donna prima che la diretta sia interrotta. (ilGiornale.it)

Amante della lettura e della scrittura, trasforma la sua passione in lavoro, diventando esperto nella scrittura per il web. Chiede di essere pagata, il datore di lavoro l’aggredisce. (Virgilio Notizie)

Noi dovevamo essere qui perché intanto quel video non racconta una storia episodica, ma racconta la storia di tanti lavoratrici e tanti lavoratori del settore del turismo che non si vedono riconosciuti i loro diritti. (Corriere della Calabria)

Pirroncello, insieme alla moglie Deborah, fanno parte di quella “categoria”, appoggiata da politici mafiosi, che si lamentano di non trovare personale per via del reddito di cittadinanza. Schiaffi, pugni, spintoni, minacce: questa è la “paga” che ha ricevuto la lavoratrice da questo infame che si definisce un imprenditore. (Iacchite)