«Ci battiamo per la libertà, ma non ci fidiamo degli americani». Abbiamo parlato con una dei manifestanti di Teheran

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Per questo vado alle manifestazioni anche se appena un mese fa ci sono stati 1500 morti per reprimere le manifestazioni di protesta.

C’era anche ieri, 12 gennaio, quando la repressione è diventata più violenta e la polizia ha sparato sui manifestanti.

Per lo stesso motivo non vi diremo cosa fa nella vita, né cosa ha studiato (si è laureata da poco), né vi racconteremo del bel sorriso che sfodera parlando del futuro, nonostante tutto. (Open)

Ne parlano anche altri giornali

Era tutto sempre in accordo con la dottrina Carter: erano lotte per il controllo del Medio Oriente. Ma le risorse petrolifere del Medio Oriente non sono più così allettanti come una volta. (Il Fatto Quotidiano)

Gli slogan scanditi dagli student del Politecnico e della Università Sharif sono chiari: “Tutti questi anni di crimini, morte al velayat [la dottrina di Khomeini]”. (Business Insider Italia)

"Il consigliere per la sicurezza nazionale ha suggerito oggi che le sanzioni e le proteste hanno soffocato l'Iran, costringendoli a negoziare. Per farlo abbiamo bisogno di un credito di 10 miliardi di dollari, ma a causa delle sanzioni Usa non riusciamo a ottenerlo" ha affermatoparlando a una sessione parlamentare. (Teleborsa)

Dopo le denunce dei giorni scorsi, la polizia iraniana ha negato di aver sparato contro i manifestanti. Non si fermano le proteste in Iran dopo la rabbia per l’ammissione da parte del governo iraniano di aver abbattutto per errore il Boeing ucraino. (Open)

Alcuni giorni prima dell’eliminazione del generale Soleimani, gli americani avevano subìto la perdita di un paio di contractors e di un loro soldato. I missili balistici scagliati da Teheran contro due basi utilizzate dagli Stati Uniti in Iraq non hanno provocato morti tra i militari americani. (Sputnik Italia)

Alcuni manifestanti hanno anche chiesto le dimissioni dell’ayatollah Ali Khamenei: “Comandante in capo, dimettiti”, si sente in un video pubblicato su Twitter. I sostenitori del regime iraniano, dopo l’accaduto, hanno bruciato una bandiera del Regno Unito di fronte all’ambasciata. (Wired Italia)