A Mps si è ristretto l'utile. Ma crescono le grane legali

ilGiornale.it ECONOMIA

La flessione è da imputare al calo dei ricavi (-2,5% a 1,52 miliardi), delle commissioni (-2,5% a 728 milioni) e all'instabilità dei mercati.

Un'ondata di richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi di euro e un utile più ristretto.

Mps ha inoltre reso noto di aver ceduto un pacchetto di 917,5 milioni di crediti deteriorati (ad Amco, Illimity e Intrum), con una riduzione del 25% dello stock dei crediti non perfoming in portafoglio

Dai conti sono spuntate richieste danni inattese per 1,8 miliardi, recapitate per conto di vari investitori dalla società di consulenza Martingale Risk. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

L'ad Lovaglio, ritenendo infondate le nuove richieste extragiudiziali arrivate, ha dato mandato ai legali di proteggere gli interessi della banca. Mps, la banca toscana in mano al Tesoro per il 64%, torna agli scambi (-6,5% a 0,42 euro per 420 milioni di capitalizzazione). (Milano Finanza)

Scendono del 2,5%, a 1.522 milioni di euro, ma aumentano del 2,8% al netto del minor contributo derivante dalla cessione dei titoli. Da 27,2 milioni nella fattispecie, che Banca Mps è riuscita a mettere insieme nei primi sei mesi del 2022. (Corriere di Siena)

Il risultato operativo netto è sceso del 29,5% a 230,4 milioni di euro, rispetto ai 326,9 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. Al 31 dicembre 2022, invece, ovvero prima dell’effetto phasein IFRS9, lo shortfall potrebbe essere di circa 50 milioni di euro (SoldiOnline.it)

Segno più per le rettifiche su crediti (+38,2%) a 224,9 milioni, per effetto dell’aumento degli accantonamenti legato anche alla cessione di un pacchetto di 917 milioni di euro di crediti deteriorati. (Start Magazine)

Il gruppo senese ha realizzato accantonamenti al fondo rischi e oneri negativi per 78 milioni di euro, dovuti prevalentemente a rischi legali dopo aver ricevuto richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi nel secondo trimestre. (Milano Finanza)

I ricavi scendono del 2,5%, a 1.522 milioni ma aumentano del 2,8% al netto del minor contributo derivante dalla cessione di titoli. Si tratta di Santander, Barclays, Société Générale e Stifel Europe che si sono unite a BofA, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca (Alto Adige)