"Non è l'Arena", Polimeni contro Cotticelli: "Chieda scusa ai calabresi"

Calabria 7 INTERNO

Il noto giornalista calabrese, Lino Polimeni, interviene con veemenza contro l’ex commissario della sanità calabrese, Saverio Cotticelli.

La gente moriva in una clinica di Chiaravalle mentre lei e Belcastro non rispondevate mai al telefono”, sbotta Polimeni.

L’ex commissario Cotticelli non ci sta e replica aspramente: “Si contenga, ma che cosa sta dicendo.

“Avete ridotto i calabresi al lastrico – conclude il direttore di Articolo21 -, chieda scusa. (Calabria 7)

La notizia riportata su altri media

Sarebbe stato facilissimo ricostruire le responsabilità per la mancata attuazione del piano Covid. Resta da capire quali siano le loro responsabilità nella mancata attuazione del Piano Covid. (Corriere della Calabria)

Mettono a disposizione del commissario anche il Dipartimento della Salute della Regione… una cosa eccezionale”. Non so cosa sia successo, sto cercando di capire con un medico se ho avuto un malore o qualche altra cosa. (Tempo Stretto)

Dopo aver pronunciato le ultime tre cifre del numero di telefono di Cotticelli, Lino Polimeni si scaglia nuovamente contro il generale. Lino Polimeni è furioso e attacca Cotticelli. C'era anche Lino Polimeni ospite di Massimo Giletti, ieri sera, a 'Non è l'Arena'. (CityNow)

La sua verità. Cotticelli ha deciso di dare la propria versione dei fatti: «Non ero io, era la mia controfigura: io il piano Covid l’ho fatto!». Ad intervenire è anche il giornalista Polimeni, che ha rinfacciato a Cotticelli di aver «ridotto i calabresi sul lastrico». (Cosenza Channel)

Purtroppo nel nostro Paese chi parla e comanda di malati ne ha visti pochi". Matteo Bassetti spiega così, a Non è l'Arena su La7, quello che sta vivendo: "Chi critica non sa e non fa". (Liberoquotidiano.it)

Sono le parole dell’ex commissario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli , ospite di Massimo Giletti a Non è l’Arena , su La7 . Cotticelli si era dimesso dopo che era andata in onda una sua intervista a Titolo V (Rai3), in cui di fatto dimostrava di non conoscere il piano anti-Covid della Regione . (Il Fatto Quotidiano)