Ucraina, Zelensky: "Abbiamo preferito combattere per la libertà anzichè avere il gas a basso costo"

LAPRESSE ESTERI

Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo videomessaggio all’indomani del via libera del Consiglio europeo allo status di candidato Ue all’Ucraina.

Zelensky ha anche sottolineato che la scelta di Bruxelles “è importante e ci dimostra che quello che stiamo facendo è necessario, non solo per noi”

Il presidente ucraino dopo il via libera del Consiglio europeo allo status di candidato Ue dell'Ucraina. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri giornali

Il Consiglio europeo ha dato formalmente il via libera allo status di candidato all’ingresso nell’Ue a Ucraina e Moldavia, accogliendo le raccomandazioni della Commissione. Anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sottolineato a Ucraina e Moldavia: “Il nostro futuro è insieme”. (QuiFinanza)

Secondo Der Spiegel, il Presidente del Consiglio «regna in due mondi. E' uno dei passaggi del lungo articolo pubblicato ieri che il settimanale tedesco Der Spiegel dedica all'esperienza del governo di Mario Draghi alla vigilia del G7 di Elmau, in Germania. (La Stampa)

"Il Consiglio europeo ha approvato lo status di candidato all'Ue per Ucraina e Moldavia. Lo annuncia su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. (Italia Oggi)

Zelensky ringrazia Draghi: “Grazie per la tua forza e il tuo sostegno, sei una persona perbene” Il presidente ucraino ringrazia il premier Draghi dopo la concessione dello status di candidato all’Ue per Kiev, vista la sua “forza e perseveranza”. (Fanpage.it)

L’avvio di negoziati di adesione è arrivato il 3 ottobre 2005, ma ora sono in stallo per la svolta autoritaria in atto ad Ankara. MONTENEGRO: ha avanzato domanda di adesione nel 2008, la conferma dello status di candidato è arrivata nel 2010. (Avvenire)

La reazione dei paesi balcanici che aspirano all’ingresso. Non si tratta però di un’adesione immediata: l’iter è complesso, molto lungo e reversibile La concessione dello status di candidati a Ucraina e Moldavia viene accompagnata dalla richiesta alla Commissione di riportare al Consiglio su ogni passo del processo e sui progressi fatti dai Paesi. (Secolo d'Italia)