Per 23 anni Comandante della Locale, ma con falsa laurea

Prima Brescia INTERNO

Un fulmine a ciel sereno. Questa è la vicenda che vede come protagonista Carlaberto Presicci il quale ora è chiamato a restituire al comune di Desenzano la somma di 918mila euro.

Ha esercitato come comandante della Polizia locale di Desenzano per 23 anni, dal 3 marzo 1997 sino alle dimissioni rassegnate nel novembre 2020.

L'ex Comandante dovrà restituire al Comune di Desenzano la somma di 918.467, 79 euro corrispondenti ai 24 anni di servizio:

Dopo la confessione da parte di Presicci di aver falsificato il titolo di laurea, il procedimento penale a suo carico è stato chiuso con un patteggiamento. (Prima Brescia)

Su altre fonti

214/2022) al pagamento, in favore del Comune di Desenzano del Garda, della somma di 918.467,79 euro". Per questo motivo la Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lombardia, lo "ha condannato in via definitiva (Sent. (La Provincia di Cremona e Crema)

Agnadello, 16 agosto 2022. L'ex comandante della Locale di Desenzano dovrà risarcire al comune 918mila euro. Scrivono i giudici nella sentenza: "A tale procedura (il concorso, ndr) il convenuto non avrebbe potuto partecipare ove non fosse stato già dipendente dell'ente. (Crema News)

Ventitré lunghi anni al servizio della Polizia locale, esercitando una carica per la quale non aveva mai conseguito la laurea, presentandone addirittura una falsa. Carlalberto Peschici è chiamato a restituire al comune di Desenzano la somma di 918mila euro, totale delle retribuzioni percepite in 23 anni di servizio. (News Prima)

Ha esercitato come comandante della Polizia locale di Desenzano per 23 anni, dal 3 marzo 1997 sino alle dimissioni rassegnate nel novembre 2020. L'ex Comandante dovrà restituire al Comune di Desenzano la somma di 918. (Prima Treviglio)

Dopo le successive verifiche presso l’Ateneo emiliano, che avevano dato esito negativo circa il conseguimento della laurea, nei confronti di Presicci era stato avviato un procedimento disciplinare, culminato, alla fine del 2020, con le dimissioni, dopo 23 anni di servizio. (QuiBrescia.it)

Era quindi scattato un procedimento disciplinare nei confronti dell’imputato, che il 12 novembre 2020 aveva rassegnato le sue dimissioni. Di qui, sono risultati illeciti gli emolumenti percepiti in questi anni, incluso l’aumento dovuto all’avanzamento di carriera il primo marzo 2003, quando fu inquadrato con il profilo di Funzionario di Polizia Locale (CremonaOggi)