UAE Tour: Ganna non tradisce, la cronometro è sua

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Sul percorso lungo 13 chilometri, e ricavato interamente sull'isola di Hudayriyat, il campione del mondo della specialità è stato l'unico corridore capace di scendere sotto i 14' (13'32").Alle spalle di Ganna si è piazzato lo svizzero Stefan Bisseger (14'10"), terzo il danese Mikkel Bjerg, in 14'17".Nella classifica generale al comando adesso c'è lo sloveno Tadej Pogacar, che ha 5" di vantaggio sul portoghese Joao Almeida; terzo Mattia Cattaneo, a 18"

(Rai Sport)

La notizia riportata su altre testate

Oggi l’UAE Tour 2021 prevedeva una cronometro individuale di soli 13 chilometri, territorio di caccia per gli specialisti come l’azzurro Filippo Ganna. Si parla di un membro dello staff e stando alle regole dovrebbe scattare l’isolamento per tutti i soggetti a contatto. (OA Sport)

Inoltre, tutti i corridori che arriveranno in Belgio meno di cinque giorni prima dell’inizio della gara devono sottoporsi a un ulteriore test rapido venerdì, il giorno prima della Omloop. Dovrà presentare due tamponi negativi sei e tre giorni prima dell’inizio della corsa, ovvero uno ieri, domenica, e un altro mercoledì. (SpazioCiclismo)

Tutti i membri del team, quindi, verranno sottoposti a nuovi tamponi nei prossimi giorni. Torna l'ombra del covid sull'UAE Tour. (TUTTOBICIWEB.it)

A dominare la scena è stato l’uomo più atteso, il campione del mondo Filippo Ganna che ha chiuso in 13’56” i 13 chilometri in programma, andando quasi a riprendere sulla linea Vincenzo Nibali, partito un minuto esatto prima di lui. (SpazioCiclismo)

Tutti gli altri componenti della squadra verranno testati in questi giorni mentre rimangono in isolamento Appena ricevuto il risultato del test la squadra ha messo in isolamento la persona testata e tutte le persone che hanno avuto contatti con la stessa, in accordo col protocollo stabilito dalle autorità sanitarie degli Emirati Arabi. (BDC Mag)

Tutti i membri del team ora svolgeranno ulteriori test nei prossimi giorni, restando sempre in isolamento. Nulla di comparabile con quanto successo lo scorso anno, quando fu proprio nella corsa mediorientale che il coronavirus entrò in maniera prepotente a far parlare di sé nel ciclismo (SpazioCiclismo)