Dantedì, gli “strafalcioni” degli studenti sul “Sommo Poeta”: 1 su 2 non azzecca il periodo storico, 1 su 5 ignora che nacque a Firenze

Tante le iniziative messe in piedi per omaggiare uno dei 'padri' della lingua italiana, punto di riferimento della nostra letteratura.

Perché un ripasso è sempre opportuno visto che, nonostante la sua importanza, sono ancora troppi quelli che ne ignorano la vita e le opere

Il Dantedì 2021– la giornata in cui si ricorda Dante Alighieri – quest'anno coincide con una celebrazione importante: i 700 anni dalla sua morte. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Sono tante le figure che Dante incontra nel suo viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, molte sono riconducibili ad invettive politiche, altre culturali, altre sociali. Il percorso è poi scandito da macroargomenti, dal rapporto che si può andare a creare tra i versi della Commedia e i temi che circondano la nostra attualità. (Noto News)

A darne notizia, nel giorno del Dantedì, a 700 anni dalla morte del sommo poeta, il sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla: "Ci sono tesori che vanno (ri)scoperti in primis dalle comunità che li ospitano. (FoggiaToday)

Come la Toscana, dove il Brunello di Montalcino celebra il Poeta con “700”, un’edizione speciale del Poggio Cerrino 2015 di Tiezzi per il settecentenario dantesco. Con un tributo al Sommo Poeta che, tra vino e arte, arriva anche dall’“Enoarte”, la tecnica di pittura con il vino rosso al posto del colore di Elisabetta Rogai, artista fiorentina nota a livello internazionale, il cui ultimo quadro è ispirato a Dante e alla “Divina Commedia”: “Dante infernale” (WineNews)

La collezione di “Divine” non si ferma alle edizioni in lingua: nel tempo Ugo Marelli ha ampliato la sua raccolta includendo edizioni particolari: «La più bella che ho è tutta la Divina commedia scritta su un foglio 50×70. (varesenews.it)

Come faccio a spiegare Dante. So che, dico in genere come adulti, dubitiamo che i nostri ragazzi possano starsene ad ascoltare Dante (La Repubblica)

Fu il grande Galileo Galilei, secoli fa, a studiare a lungo la Divina Commedia ed ad identificare che la porta dell'Inferno di Dante fosse appunto il Lago d'Averno. Napoli non fu protagonista della vita del sommo poeta, ma comunque anche se marginalmente trovò spazio nelle sue opere (AreaNapoli.it)