Ritratto di Di Maio: il viaggio estremo dell'ex antisistema

Avvenire INTERNO

Di Maio in una foto del 2017 - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . L'approdo pare stabile, il percorso è stato a dir poco tortuoso.

Lo sbarco sul lido «europeista e atlantista» di Luigi Di Maio arriva dopo un lungo viaggio di 13 anni in cui ogni spiaggia "antisistema" è stata ampiamente perlustrata.

Ma, logica alla mano, l’approdo nel campo del centrismo euroatlantico può essere considerato definitivo: altre carte-imprevisto, Di Maio, non ne ha da usare

Poi la "folgorazione" per Draghi, che il ministro degli Esteri voleva al Quirinale contro la volontà di Conte. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Barbara Figus, coordinatrice regionale della Sardegna per il Popolo della Famiglia:. “Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo veramente inaccettabile. In nessun Paese al mondo un ministro degli Esteri organizzerebbe la scissione del principale partito e gruppo parlamentare in un tempo di guerra come questo. (Sardegna Reporter)

Vero, quel partito non c’è più: ma possibile che Di Maio consideri il M5S irrecuperabile sino a questo punto? Mi fece la sensazione di un ragazzo sveglio, pure troppo, che capiva le cose al volo. (Il Fatto Quotidiano)

Certamente si parcellizza la maggioranza, ma in realtà le risoluzioni continuano a passare indisturbate alla prova del voto Si parlava di 20-30 dimaiani pronti a lasciare il Movimento: in realtà gli scissionisti sono molti di più. (Panorama)

Secondo questa regola Di Maio non potrebbe candidarsi alle prossime elezioni e perderebbe tutti i suoi incarichi, responsabilità e privilegi, dopo otto anni di politica attiva. Il partito guidato da Conte ha ottenuto una media del 3% dei voti alle ultime elezioni amministrative. (Nanopress)

In particolare per quei "big" fedelissimi di Giuseppe Conte che secondo le regole attuali del Movimento 5 stelle non potranno essere rieletti Ieri 21 giugno al Senato intorno a Draghi non c'era nessun esponente grillino a parte il ministro D'Incà. (Liberoquotidiano.it)

Non c’è niente di scandaloso nel fatto che Luigi Di Maio sia diventato un fervente fautore dell’alleanza con il Pd, solo che deve spiegare perché fino all’altro giorno considerasse il Pd responsabile dei rapimenti dei bambini di Bibbiano È patetico invece chi un giorno sostiene una tesi opposta a quella abbracciata con ardore il giorno prima senza mai spiegare il perché, legittimo, di un cambiamento così radicale. (L'HuffPost)