Covid, il Vaticano licenzia chi non si vaccina: “Siete pericolosi per la salute degli altri”

Leggilo.org ESTERI

E i funzionari dello Stato Pontificio adottano la linea dura, pronti a licenziare chi rifiuta la somministrazione del farmaco.

Una misura che riguarda un gruppo ristretto di persone che non possono per cause di forza maggiore ricevere iniezione e richiamo

Il presidente della pontifica commissione Giuseppe Bertello ha voluto ammonire in anticipo tutti i dipendenti al servizio del Vaticano, nessuno escluso, dei rischi che comporterebbe un rifiuto di sottoporsi alla vaccinazione. (Leggilo.org)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ecco cosa si legge su un comunicato pubblicato sul sito del Vaticano, ‘Vatican News’: E’ di eri la notizia che il Vaticano aveva deciso la linea dura contro quei dipendenti della Santa Sede che avessero rifiutato la somministrazione dei vaccino anticovid, sino a pensare di poter arrivare al licenziamento degli stessi. (L'Ecodelsud.it)

Perché, “fa tenerezza chi, vincitore di un concorso pubblico, si affretta a lasciare quest .Il Vaticano non accetta no vax in casa, anzi userà il pugno duro per i propri dipendenti che rifiuteranno di vaccinarsi, arrivando fino al licenziamento. (Zazoom Blog)

In particolare, “la disposizione riguarda tutte le misure idonee dirette a prevenire, controllare e contrastare situazioni eccezionali di emergenza sanitaria pubblica e vengono diffusamente indicati tutti gli strumenti per una adeguata e proporzionale risposta al rischio sanitario” (Servizio Informazione Religiosa)

Ma le resistenze alla pratica dei vaccini non sono né sorprendenti né nuove Lo Stato pontificio ha iniziato le vaccinazioni il 13 gennaio, e tra i primi ad essere inoculato c’è stato Papa Francesco, 84 anni, che il 3 febbraio si è sottoposto al richiamo. (Famiglia Cristiana)

“L’adesione volontaria ad un programma di vaccinazione – si legge ancora nella nota - deve, quindi, tener conto del rischio che un eventuale rifiuto dell’interessato possa costituire un rischio per se, per gli altri e per l’ambiente lavorativo”. (ACI Stampa)

Per chi si rifiuta «senza comprovate ragioni di salute» ci sono «conseguenze che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro». Una linea questa che coglie un orientamento da sempre favorevole al vaccino, espresso in prima persona anche da Papa Francesco. (Leggo.it)