Ocse-Pisa 2018, gli studenti non sanno più leggere. Voi superereste il test?

Corriere della Sera INTERNO

In Europa la parte del leone la fanno i soliti scandinavi, insieme all’Estonia e alla Polonia.

Studenti italiani deboli in matematica e forti in italiano?

E’ questo uno dei risultati più sorprendenti dell’ultima indagine Ocse-Pisa sulle competenze in lettura, matematica e scienze di 600 mila quindicenni di tutto il mondo.

No, tutto il contrario.

A questa edizione hanno partecipato 79 Paesi ed economie. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Ma, comunque, uno studente su 4 non raggiunge il livello base di competenza in matematica sia in Italia che nei Paesi Ocse. C’è scoramento per i risultati della nuova indagine Ocse-Pisa sulle competenze dei 15enni italiani rispetto alla lettura, la matematica e le scienze, che ha confermato i ritardi dei nostri adolescenti in più ambiti. (La Tecnica della Scuola)

A livello medio Ocse, circa il 77% degli studenti raggiunge almeno il livello 2 e l’Italia presenta una percentuale analoga alla percentuale media internazionale. La fotografia che arriva dalla nuova indagine Ocse-Pisa che valuta le competenze rispetto alla lettura, la matematica e le scienze è preoccupante per il nostro Paese. (Il Fatto Quotidiano)

Tre ragazzi su quattro raggiungono la soglia della sufficienza (pari al livello due dei test Pisa), in linea con la media Ocse (76%). Buone notizie per la matematica, male le scienze. Se con la lettura c'è uno scenario preoccupante, per gli studenti italiani una boccata d'ossigeno arriva dalla matematica. (Fanpage.it)

«Non potevamo aspettarci un miglioramento visto che non sono state messe in atto misure organiche dall’ultima rilevazione, nel 2009, sul rendimento degli studenti nella lettura». Credo che le lacune iniziali di alcuni studenti universitari possano essere all’allargamento della base degli studenti universitari. (Open)

La ricerca misura la preparazione dei quindicenni di 79 Paesi, di cui 37 appartenenti all'Ocse, sottoponendoli a test della stessa difficoltà. Il rapporto di quest'anno era focalizzato in particolare sulla lettura, cioè sulla capacità di comprendere un testo, di valutarlo e di utilizzarlo per raggiungere un obiettivo. (Il Messaggero)

Chi appartiene alle fasce più elevate della popolazione italiana raggiunge mediamente risultati scolastici più elevati e ottiene migliori prestazioni in lettura, matematica e scienze. C’è quindi una segregazione sia tra i vari tipi di scuola sia tra istituti della stessa tipologia» spiega Palmerio. (Valori.it)