Cingolani, la transizione ecologica e il “debito” del progresso

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Compito non facile, quindi, quello di Cingolani, che richiederà una visione coerente e ampia delle questioni in ballo nel processo di transizione ecologica.

Cingolani da una parte si riferisce alla necessità di considerare i “costi del progresso” come misura della sostenibilità dello sviluppo tecnologico

In ultima analisi la “transizione ecologica” dipenderà dalla capacità del governo di elaborare una visione politica comune e di ampio respiro, le cui premesse appaiono oggi problematiche. (Money.it)

Ne parlano anche altre fonti

Mondo della scienza e mondo del fare Il digitale era una parte fondamentale. Ma l’aver costituito un ministero per la Transizione ecologica assorbendo competenze di quelle del vecchio dicastero dell’Ambiente e aggiungendone di nuove deve servire a cambiare passo. (Corriere della Sera)

(LaPresse) – “Nasce il Ministero della Transizione Ecologica. Roma, 26 feb. (LaPresse)

Così Stefano Patuanelli, ministro dell’Agricoltura, su Facebook Roma, 26 feb. (LaPresse)

Oggi le principali risorse finanziarie sono sui governi, con un livello record del debito pubblico mondiale, mentre il credito alle imprese e all’economia reale è in calo da almeno dieci anni. Molto è compromesso, certamente ancora tanto si può fare. (Altreconomia)

In Italia il nuovo ministero della Transizione ecologica è ai nastri di partenza. Perché i poveri hanno capito che la salvezza è la transizione ecologica (Vita)

Lo dice il ministro Roberto Cingolani dopo il Cdm che ha dato il via alla nascita del nuovo ministero Roma, 26 feb. (LaPresse)