Francia, proteste contro la costruzione di mega-bacini idrici

la Repubblica ESTERI

La “guerra dell'acqua” provoca tensioni e scontri a Sainte-Soline, comune di poco più di trecento abitanti nella regione della Nuova Aquitania, nel cuore della Francia. In una giornata che sposta l'allerta per la violenza in piazza fuori dalla capitale e su un tema diverso da quello della riforma delle pensioni, si registra un bilancio pesante di feriti: decine manifestanti, tra cui in tre ricoverati e uno in condizioni gravissime, e ventiquattro gendarmi, tre ricoverati in ospedale di cui uno in prognosi riservata. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Le proteste che stanno sconvolgendo il Paese e mettendo all’angolo Emmanuel Macron e la sua riforma pensionistica ora si spostano su nuovi fronti, riaccendono vecchie polemiche come quella dei bacini d’acqua, che sta andando avanti ormai da dieci anni e che è segnata dall’accusa da parte di associazioni locali di “ monopolizzazione dell’acqua da parte dell’agrobusiness ”. (ilGiornale.it)

Diffondiamo la traduzione di un comunicato che sta girando sui media di movimento francesi su quanto è accaduto a S., compagno che lotta tra la vita e la morte a causa della violenza poliziesca durante la manifestazione di sabato contro i mega-bacini. (Infoaut)

Almeno 50 civili e 16 agenti sono rimasti feriti nei disordini, due in modo grave. Secondo la stampa internazionale, i manifestanti si erano radunati per protestare contro la costruzione di un bacino idrico per l'irrigazione dei campi. (Fanpage)

Francia, protesta contro il bacino idrico: scontri (Liberoquotidiano.it)

Molti i feriti tra i manifestanti e le forze dell’ordine dopo la mobilitazione contro i mega-bacini a Deux-Sèvres in Francia. Nei giorni della grande protesta contro la riforma delle pensioni si rischia di ridurre quanto accade nell’angolo Sud-occidentale della Francia come uno strascico dell’insofferenza verso il governo, con qualche venatura ambientalista. (comune-info.net)

Da anni gli ecologisti hanno raccolto anche successi in tribunale contro la costruzione dei mega bacini da parte di cooperative di agricoltori, che vogliono sfruttare le risorse idriche sempre più carenti per i loro terreni. (Corriere del Ticino)