Parler è offline, rimosso il social network sovranista: Salvini si era appena iscritto

Il Riformista INTERNO

Parler si appoggiava sul servizio di cloud computing Amazon Web Services (Aws).

Il social è nato dalla progressiva stretta su contenuti ritenuti violenti o razzisti sui social network più canonici.

Parler è offline, lo ha fatto sapere Bbc dopo che Amazon ha deciso di rimuoverlo, togliendo il suo supporto al cosiddetto social di “free speech”, libertà di espressione.

Salvini conta oltre 4 milioni e 400mila follower su Facebook, oltre 2 milioni e 300mila follower su Instagram, oltre 1 milione e 700mila su Twitter, oltre 382mila su Tik Tok, il social network cinese utilizzato soprattutto da giovanissimi e adolescenti. (Il Riformista)

Ne parlano anche altri media

Solo ieri avevamo parlato di come Apple avesse deciso di oscurare l’app di Parler dal suo App Store. Ebbene, l’intera questione si é spostata direttamente alla fonte, con il social network che ha di fatto cessato di esistere a causa della mancanza di un host. (Lega Nerd)

Colpisce la crescita: 9,6 milioni di installazioni (7,8 milioni negli Usa) sono arrivate solo nel 2020. Alex Newhouse, ricercatore del Center on Terrorism, Extremism, and Counterterrorism del Middlebury Institute of International Studies, traccia le attività social dell'estrema destra. (AGI - Agenzia Italia)

Mentre su Telegram, l’estremista di destra Milo Yiannopoulos, un tempo abituato a milioni di seguaci via Twitter, piange miseria. Dlive, una piattaforma di condivisione video, ha beneficiato molto dall’esodo di utenti di destra da Youtube, Facebook e Twitter. (Forbes Italia)

Parler ha anche accusato Amazon di aver chiuso il servizio di hosting senza i 30 giorni di preavviso necessari. Parler v Amazon by TechCrunch. Secondo i legali di Parler, la sospensione del presidente uscente degli Stati Uniti su Twitter avrebbe potuto avvantaggiare la piattaforma divenuta rifugio dell’estrema destra e per questo Amazon l’avrebbe spedita offline. (Wired.it)

Così, dopo essere sparito dal Google Play Store e dall’App Store di Apple, il social network Parler è scomparso dai server Amazon alle 9 circa di stamattina (ora italiana). Parler rischia dunque di rimanere irraggiungibile per una settimana, il tempo di trovare un host alternativo ad Amazon. (Il Primato Nazionale)

Non è però la prima volta che un social network viene chiuso o censurato, almeno in alcuni Paesi, per i più svariati motivi. Da Netlog a Google+: schiacciati dalla concorrenza Mentre Facebook e Instagram conquistavano un numero sempre maggiore di utenti, altri social network non hanno tenuto il passo. (Corriere della Sera)