Anche Amazon (AWS) prende le distanze da Parler

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Punto Informatico ESTERI

Nonostante la quasi improvvisa popolarità ha faticato a monetizzare con l’advertising: pochi investimenti per via della natura dei contenuti ospitati.

L’esodo vero e proprio ha poi preso il via in seguito alla vittoria di Joe Biden.

John Matze, CEO di Parler, ieri ha dichiarato che ogni partner sta abbandonando la società, persino i suoi avvocati.

Nei giorni scorsi, in seguito all’assalto di Capitol Hill, la dura presa di posizione da parte di Google e Apple (Punto Informatico)

Se ne è parlato anche su altre testate

Poco prima che il sito fosse abbattuto, il CEO John Matze aveva sostenuto che Amazon, Google e Apple stessero sistematicamente annichilendo i social della destra eversiva perché spaventati dalla concorrenza, quindi aveva annunciato che Parler sarebbe tornato attivo nel giro di una settimana. (Lega Nerd)

Mentre su Telegram, l’estremista di destra Milo Yiannopoulos, un tempo abituato a milioni di seguaci via Twitter, piange miseria. Dlive, una piattaforma di condivisione video, ha beneficiato molto dall’esodo di utenti di destra da Youtube, Facebook e Twitter. (Forbes Italia)

Così, dopo essere sparito dal Google Play Store e dall’App Store di Apple, il social network Parler è scomparso dai server Amazon alle 9 circa di stamattina (ora italiana). Parler rischia dunque di rimanere irraggiungibile per una settimana, il tempo di trovare un host alternativo ad Amazon. (Il Primato Nazionale)

Il social belga, creato nel 2006, è stato incorporato alla dating app Twoo nel 2014, per poi passare offline l’anno successivo. Da Netlog a Google+: schiacciati dalla concorrenza Mentre Facebook e Instagram conquistavano un numero sempre maggiore di utenti, altri social network non hanno tenuto il passo. (Corriere della Sera)

Matze ha duramente criticato Apple, dicendo che stava applicando degli standard alla sua piattaforma che contraddirebbero le stesse linee guida dell'azienda. A Parler è stato anche chiesto di fornire un piano "per moderare e filtrare questo genere di contenuti" dalle sue pagine. (Euronews Italiano)

Colpisce la crescita: 9,6 milioni di installazioni (7,8 milioni negli Usa) sono arrivate solo nel 2020. Tutto questo non su piattaforme blindate e gruppi segreti ma su Twitter e Facebook, oltre che su Parler. (AGI - Agenzia Italia)