Zangrillo ribadisce, un anno dopo: “Il virus è clinicamente morto”. E invita a non creare allarmismi

Periodico Italiano SALUTE

E mette sul piatto quando lo scorso anno ogni giorno alle 18 la Protezione Civile citava i numeri che – ogni giorno – non facevano altro che rendere più drammatica la situazione.

Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva del San Raffaele di Milano, ritorna a ribadire il fatto che, da un punto di vista clinico, il Covid-19 è morto.

Ora, sembra sia tornato sulle stesse posizioni di maggio dell’anno scorso

Questo per il fatto che – spiega oggi – “nel mio ospedale non entrava un paziente da ricoverare per Covid da un mese”. (Periodico Italiano)

Su altre fonti

No, quello che state leggendo non è un articolo datato maggio 2020. Zangrillo torna a dire che il “virus è clinicamente inesistente”. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, Alberto Zangrillo dice che non ci devono essere più allarmismi. (neXt Quotidiano)

ariante Delta Roma, Cauda: «Nella Capitale circola molta. DOMANDE E RISPOSTE Covid, contagi «anche tra vaccinati ma incidenza 10 volte. COVID Grecia, 18enne italiano positivo in vacanza resta senza alloggio a. (quotidianodipuglia.it)

Insomma, “bisogna dare banalmente più valore alla mascherina invece di fissarsi su mille paure – insiste il primario del San Raffaele – Anche i gel disinfettanti nei negozi ormai sono inutili Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione all’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele, conferma così in un’intervista a ‘La Stampa’ l’evidenza di un “virus clinicamente morto” almeno nei reparti. (Padova News)

E oggi, secondo Zangrillo, «non c’è correlazione tra ciò che viene comunicato e quello che accade Roma, 21 lug — Lo ha detto un anno fa, è pronto a ripeterlo ora: per Alberto Zangrillo il visur è «clinicamente morto» nei reparti da lui amministrati. (Il Primato Nazionale)

E oggi, secondo Zangrillo, «non c'è correlazione tra ciò che viene comunicato e quello che accade Virus morto, Zangrillo spiega perché. «Nessuno vuole disconoscere la pandemia - precisa - ma ci sono anche altri malati di cui non bisogna dimenticarsi. (ilmattino.it)

Ora, 21 luglio, lo ripete in un'intervista alla Stampa: "Il mio compito di clinico è interpretare la realtà. Quello di essere scaramantica non deve essere un vizio (o una virtù) di Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione all'Irccs ospedale San Raffaele di Milano (YouTG.net)