Tartufi e assunzioni in cambio di appalti per lavori alle case Ater ed al Palazzo di Giustizia

RomaToday INTERNO

Venti le misure cautelari decise dal gip nei confronti di 8 funzionari pubblici e 12 imprenditori.

In cambio, i funzionari pubblici ricevevano non solo denaro, ma anche lavori nelle proprie abitazioni, acquisto di appartamenti a condizioni vantaggiose, assunzione di familiari e mazzette sotto forma di pregiati tartufi e prodotti hi tech.

LScrive il gip di Roma Anna Maria Gavoni nell'ordinanza con cui ha disposto 20 misure cautelari per un giro di corruzione fra imprenditori e funzionari pubblici nell'affidamento dei lavori e degli appalti. (RomaToday)

Su altri giornali

Già perché l’ultima indagine della Procura di Roma ha svelato l’ennesima storia di corruzione nell’ambito delle gare pubbliche. Non ci sarebbe nulla di strano rispetto a tante storie simili, eppure dietro alle 20 misure cautelari eseguite ieri c’è una storia che ha dell’incredibile. (LA NOTIZIA)

Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, turbativa d'asta e falso nell'aggiudicazione di appalti pubblici. Tra le utilità anche lavori edili, idraulici ed elettrici presso un maneggio gestito dal geometra del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche finito in carcere. (Sky Tg24 )

Dentro Palazzo di Giustizia. Il blitz del Nucleo speciale anticorruzione è condotto da oltre cento finanzieri con anche decine di perquisizioni in uffici della pubblica amministrazione, società e abitazioni private a Roma, Napoli e Frosinone. (La Repubblica)

L’indagine ha fatto emergere una attività illecita nell’assegnazione di lavori svolti presso gli uffici della Corte di appello e altre opere realizzate nel palazzo di giustizia della Capitale. Quattro le persone finite in carcere, dieci ai domiciliari, sei all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. (L'HuffPost)

Già perché l’ultima indagine della Procura di Roma ha svelato l’ennesima storia di corruzione nell’ambito delle gare pubbliche. A farlo, in particolare, è stato proprio l’imprenditore De Angelis che, per la vicenda dell’interporto fallito, era stato arrestato. (LA NOTIZIA)

Venti persone, fra dipendenti pubblici e imprenditori, centinaia i militari impegnati tra Roma, Napoli e Frosinone. Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, turbativa d'asta e falso nell'aggiudicazione di appalti pubblici. (Il Messaggero)